Lazzari (presidente) a governo: Disagio psicologico non sia sottovalutato
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 apr. - "Salute e benessere psicologico devono avere la stessa dignita' della salute fisica, soprattutto di fronte all'emergenza. La solidarieta' non basta, serve una risposta pubblica all'altezza della situazione e dei bisogni del Paese. Il disagio psicologico non sia sottovalutato, negato o affidato ai farmaci". E' quanto si legge in una lettera del presidente dell'Ordine nazionale degli Psicologi (Cnop), David Lazzari, indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, "resa quest'anno di straordinaria ed eccezionale importanza e significato, mentre l'Italia e il Mondo sono alle prese con questa grave emergenza sanitaria".
Lo slogan della Giornata - si legge - e' 'Copertura sanitaria universale: per tutti, ovunque' (Universal health coverage: everyone, everywhere). Scopo primario dell'iniziativa e' quello di sensibilizzare la comunita' internazionale sull'importanza del libero ed equo accesso, per tutti, a cure sanitarie di qualita'. Nel tema salute e nel tema cure rientra, con tutta evidenza, la componente psicologica. La salute - come ci dice l'OMS e come e' scritto all'entrata del Ministero - ha la dimensione psicologica come aspetto essenziale, che e' importante in tutti gli ambiti: dalla prevenzione e promozione sino alla cura e riabilitazione. E parliamo non solo di "salute psicologica", ma del ruolo che la psiche svolge nella salute nel suo complesso e nel processo di cura in generale".
Per tali motivi la legge avanzata fondativa del SSN (833/78) assegna allo stesso la "promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalita' che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio" (art.1). Per tali motivi "i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza impegnano lo Stato e le Regioni a garantire l'assistenza psicologica ai cittadini che ne hanno bisogno. Per tali motivi la professione psicologica e' stata riconosciuta a tutti gli effetti quale professione sanitaria", continua Lazzari. Il presidente del Cnop poi aggiunge: "Tuttavia questi enunciati sono rimasti in gran parte inapplicati. Oltre ad una carenza oggettiva di personale psicologico dal punto di vista quantitativo rispetto ai bisogni della popolazione (il Cnop ha promosso ricerche con soggetti accreditati che documentano puntualmente questa affermazione), nell'80% delle aziende sanitarie manca qualsiasi forma di coordinamento dei professionisti psicologi, gli standard ospedalieri (Decreto 70/15) non considerano la presenza di servizi psicologici negli Ospedali. Come e' stato autorevolmente affermato la Psicologia e' la Cenerentola della Sanita' pubblica. Questo pone un grave problema di equita' sociale: solo chi puo' permettersi di pagare ha accesso alle prestazioni psicologiche".
Nel 20° anno del XXI secolo, prosegue il presidente del Cnop, ancora il benessere e la salute psicologica sono "profondamente discriminati rispetto al tema salute. E questo nonostante che l'Oms abbia documentato la diffusione e i costi enormi di questi problemi per la societa'. Sono milioni i cittadini che soffrono di problemi di stress, ansia e depressione, che troverebbero nelle cure psicologiche la piu' efficace e meno dispendiosa risposta, se l'avessero a disposizione. Avrei comunque scritto questa lettera in occasione della Giornata Mondiale, ma ora - purtroppo - ho un motivo molto piu' grave ed urgente per farla. Nel grande sforzo che il governo sta facendo per l'emergenza c'e' infatti una falla: quella dell'assistenza psicologica alle persone malate in prima linea, ai familiari dei malati e dei deceduti, al personale sanitario, alla popolazione con problemi di disagio psicologico".
Lazzari sottolinea che "e' vero, la Comunita' professionale si e' attivata, ci sono molte iniziative di solidarieta'. Tutto cio' e' importante - e come presidente di questa Comunita' ne sono orgoglioso - ma non si puo' lasciare al puro volontariato questa emergenza nell'emergenza. I segnali del disagio psicologico si moltiplicano e serve una risposta che abbia la stessa dignita', forza ed impatto della risposta sanitaria che ha avuto il Covid. La salute psicologica e' compito delle Istituzioni perche' e' nel mandato del SSN, dello Stato e delle Regioni: spetta a loro fornire il supporto psicologico fondamentale alla popolazione e agli operatori, nella routine e soprattutto nell'emergenza.
L'Ordine puo' e deve collaborare perche' cio' avvenga per il meglio, come sta cercando di fare dall'inizio della crisi con precise proposte, ma non puo' sostituirsi alle Autorita' pubbliche". Purtroppo, osserva Lazzari, "nessuno ha sentito il bisogno di reclutare gli Psicologi che mancano negli Ospedali e nelle strutture sanitarie e territoriali, negli ambulatori dei medici di famiglia, di prevedere la componente psicologica nei livelli decisionali che si occupano della crisi, non si pensa alla Psicologia come una componente strutturale ed organica dell'intervento sanitario complessivo gestito a livello nazionale, regionale o delle singole aziende sanitarie. I cittadini italiani si aspettano di essere tutelati anche da questo punto di vista, si aspettano di non dover avere accesso allo Psicologo solo per un atto di generosita' dello stesso o pagando di tasca propria, soprattutto quando le tasche sono vuote. Gli operatori sanitari, che giustamente definiamo 'eroi', non sono pero' eroi perche' devono soccombere: hanno diritto ad un aiuto psicologico. Ed invece la presidente dell'Ordine degli Infermieri ha dovuto rivolgersi - sinora inascoltata - al Governo per denunciare questo bisogno e questa mancanza. Spero che si voglia mettere rapidamente riparo a questo vuoto, perche' non c'e' salute senza salute psicologica. Che questa Giornata che celebriamo segni una svolta", conclude.
(Wel/ Dire)