Parla la mamma di un bimbo autistico che ha creato il 'Giardino dei libri'
Roma, 24 set. - Nazareno ama leggere ad alta voce, interpretare i personaggi dei libri, raccontare e scrivere storie. Nazareno e' un bambino autistico di 10 anni che grazie all'aiuto della mamma, Annalisa Giancarlo, e dell'Osservatorio italiano di studio e monitoraggio autismo (Oisma) ha creato il laboratorio 'Il giardino dei libri'.
"È l'apri-fila di tutti i laboratori dell'Oisma- racconta Giancarlo- un luogo dove i bambini dell'eta' di Nazareno, autistici e non, possono dare sfogo alla loro creativita'". Il laboratorio fa parte del progetto Oisma Lab e da' il via ai corsi di Fumetto, Teatro, Autonomie, Yoga, Preadolescenza e tanto altro ancora, che partiranno il 4 ottobre con una inaugurazione nella sede di Battipaglia.
"I laboratori rappresentano diversi ambienti sociali in cui mio figlio ha potuto stringere amicizie e crescere tantissimo". Grande successo anche nella partecipazione dei "ragazzi e bambini normotipici. Escono dai nostri laboratori totalmente arricchiti a livello emozionale e comportamentale, che poi non ci lasciano piu'. Questa e' la magia di Oisma. Di solito l'80% delle associazioni che si occupano di autismo fa attivita' ghettizzanti- denuncia Giancarlo- in cui afferiscono solo soggetti autistici che restano chiusi nelle loro stereotipie. Nei laboratori Oisma si crea un circolo virtuoso, si lavora sull'autismo ma l'autismo fa parte della societa', non e' una cosa a parte". á La vera novita' si chiama 'L'Imitativo', il laboratorio che "trattera' le problematiche proprie della fase preadolescenziale dei nostri ragazzi: dal fare amicizia all'avere dei comportamenti quanto piu' controllati o quanto meno 'normali' in ambienti sociali, luoghi pubblici- aggiunge la mamma- finanche poi alla gestione della sessualita' e delle prime pulsioni".
Infine 'Oisma porte aperte' in programma l'8 ottobre a Roma. Una giornata in collaborazione con Responsabile civile per offrire informazioni sui servizi valutativi e di trattamento dell'autismo dell'Oisma e sui laboratori.
L'Oisma promuove un intervento di rottura sull'autismo, perche' "non mira ad ortopedizzare il soggetto- spiega la presidente Rosaria Ferrara- sollecitandolo con premi oppure con punizioni. Il nostro approccio punta a far divertire il bambino e tramite il gioco (seguendo il Denver model) elicitarne il linguaggio. La questione e' cercare di capire come funziona quel soggetto, perche' a volte un basso funzionamento puo' 'funzionare' meglio di un alto funzionamento, nel senso di essere piu' adattivo.
Partiamo dal gioco, dallo stimolo e cerchiamo di fornire una risposta eterogenea. Nei laboratori Oisma si respira aria di societa'".
Nazareno ha seguito tanti approcci, ma "se l'approccio e' chiuso e finalizzato a se stesso, cioe' alla terapia operatore-bambino, quel bambino potra' fare anche le divisioni a tre cifre ma nel sociale sara' considerato sempre un bambino autistico. Con un approccio evolutivo il bambino cresce come uomo, come essere umano che fa parte di una societa'. Le stereotipie diventano qualcosa su cui lavorare- conclude Giancarlo- non qualcosa da arginare con una punizione. Bloccare una stereotipia non serve, al suo posto ne sorgera' sempre un'altra. È un cane che si morde la coda".
Per informazioni sulle due giornate dell'Oisma scrivere a info@oisma.it.
(Red/ Dire)