Roma, 12 nov. - Si e' trasformato in 14 contratti di lavoro a beneficio di persone con patologie psichiatriche e sindrome di Asperger, il progetto "Forti-Formazione e orientamento per traguardare l'inclusione", avviato nel 2016 in Liguria grazie a un partenariato pubblico-privato. Il percorso di formazione e accompagnamento al lavoro e' stato iniziato da 70 persone, dieci sono state valutate non ancora pronte per l'inserimento lavorativo e sono state avviate a un percorso di orientamento per l'acquisizione di ulteriori competenze, mentre 12 persone sono state avviate a un'esperienza lavorativa o ad una borsa di studio. È stato, invece, proposto un rinforzo formativo agli altri 48 candidati, che hanno frequentato corsi di 88 ore per aiuto cuoco (otto corsisti), gestione del verde urbano (otto), sartoria (sei), raccolta differenziata (otto), dematerializzazione di archivi (otto) e segreteria di base con l'utilizzo dei pacchetti software per video produzioni (dieci).
Nella successiva fase del progetto, sono state individuate le aziende idonee per l'inserimento dei 48 candidati attraverso borse lavoro o work experience dai tre ai sei mesi. Particolare attenzione e' stata rivolta anche alla formazione degli operatori e dei familiari dei pazienti. Il 34% dei candidati e' risultato idoneo al lavoro, oltre il 90% ha dichiarato che consiglierebbe l'esperienza a un amico.
"Per garantire la continuita' di queste azioni- annuncia l'assessore a Formazione e pari opportunita' della Regione Liguria, Ilaria Cavo- entro fine novembre stanzieremo ulteriori risorse importanti del Fondo sociale europeo sull'asse dell'inclusione sociale, sia per l'inclusione attiva, in cui rientra 'Forti', sia per i progetti di inclusione attraverso la cultura e lo sport".
Per la vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie, Sonia Viale, "oggi e' una giornata positiva, in cui si tocca con mano l'esito di una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, con uno scambio di informazioni e conoscenze tra associazioni, professionisti della Asl e aziende. Il punto di partenza e' stato il 'Patto per la salute mentale', che abbiamo siglato l'anno scorso e che si sta sviluppando in rete, prendendo in carico le fragilita'". Per Viale, "e' un'iniziativa perfettamente coerente con l'istituzione dei direttori sociosanitari, proprio per garantire uguale importanza e piena integrazione tra gli aspetti sanitari e quelli sociali, con un sistema che non e' piu' orientato a fornire tutte le risposte in ospedale ma rafforza la parte territoriale, per andare incontro alle esigenze dei cittadini vicino a casa".
(Red/ Dire)