29 e 30 marzo. Sartori (IdO): Considerare i bisogni emotivi dei gifted
Roma, 26 mar. - Il concetto di giftedness (potenziale intellettivo), come ormai e' stato ampiamente chiarito nella letteratura internazionale, e' multidimensionale e coinvolge caratteristiche che si riferiscono sia agli aspetti cognitivi che a quelli emotivi, comportamentali e di assetto di personalita'. "Bisogna necessariamente considerare anche i bisogni emotivi dei gifted per comprenderli a pieno e supportarli in modo adeguato, cosi' da facilitare un migliore adattamento al contesto sociale in cui si trovano e una piena valorizzazione del loro potenziale". Lo ribadisce Laura Sartori, psicoterapeuta dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) che partecipera' all' VIII convegno internazionale 'Dall'intelligenza alle intelligenze: sostenere e accompagnare lo sviluppo del potenziale Pavia', il 29 e 30 marzo nell'Universita' di Pavia ('Aula del 400) in Corso Strada Nuova 65.
Sartori parlera' de 'Il ruolo dell'intelligenza emotiva nell'espressione del potenziale. Aspetti valutativi e clinici'. "Spesso all'interno del gruppo dei gifted si trovano bambini che hanno difficolta' a relazionarsi in modo adattivo e funzionale sia con gli adulti che con i coetanei e possono sperimentare un forte disagio emotivo e relazionale. Le disarmonie, le ambivalenze, le disorganizzazioni- precisa la psicoterapeuta- sembrano nascere primariamente da una difficolta' di sintonizzazione tra i diversi contesti di riferimento del bambino ad alto potenziale e i suoi bisogni emotivi e cognitivi".
L'IdO negli ultimi 4 anni ha avuto in assessment clinico oltre 230 bambini ad alto potenziale cognitivo tra i 5 e i 15 anni. Il protocollo di valutazione prevede l'approfondimento degli aspetti cognitivi, emotivi, comportamentali e relazionali, che saranno esposti nell'ambito della relazione. Verranno approfondite le caratteristiche emotive dei gifted attraverso l'esposizione dei risultati emersi dalla somministrazione dei test proiettivi grafici che indagano gli aspetti affettivi ed emotivi (Test di Wartegg, DFU, DF) e dal test per la rilevazione del Quoziente Emotivo-EQ-i:YV (Bar-On e Parker, 2000).
"Per rispettare l'evoluzione in tutti i suoi aspetti, la valutazione nell'ambito della plusdotazione deve essere supportata da un'analisi globale per individuare le aree di maggiore potenzialita', ma anche le vulnerabilita', al fine di contenere e indirizzare l'asincronia evolutiva tipica dei gifted verso forme evolutive piu' armoniche. La presa in carico ha quindi come obiettivo principale il raggiungimento di un maggiore equilibrio fra le aree di funzionamento- conclude Sartori- affinche' il potenziale possa essere espresso in pienezza sia dal punto di vista intellettivo, che in tutti i sistemi evolutivi".
(Wel/ Dire)