Roma, 21 mag. - Rumori, luci forti, migliaia di persone nello stesso posto nello stesso momento. L'esperienza in aeroporto puo' mettere a dura prova persone fragili come i bambini autistici. Che, pero', non devono rinunciare a viaggiare con i loro familiari. Per questo, a Bologna, qualche giorno prima di partire potranno fare una specie di 'prova generale' con una visita preliminare dello scalo per vedere cosa accade una volta varcata la soglia dell'aeroporto.
Un'esperienza possibile grazie all'adesione del Marconi al progetto promosso da Enac e Assaeroporti "Autismo, in viaggio attraverso l'aeroporto", nato proprio per facilitare gli spostamenti aerei delle perone con autismo e dei loro accompagnatori.
Per mettere a punto l'accoglienza a questi viaggiatori speciali, l'Aeroporto si e' avvalso della collaborazione di Angsa (associazione nazionale dei genitori di soggetti autistici) e dell'Ausl, che hanno collaborato alla formazione degli operatori che saranno incaricati di accompagnare i bambini autistici durante la permanenza nell'aerostazione. I ragazzi, infatti, avranno a disposizione personale specializzato per essere guidati attraverso tutto il percorso che precede l'imbarco, dalla consegna dei bagagli al banco dei check-in ai controlli di sicurezza, fino alla scaletta dell'aereo, dove lo 'stewart' passa il testimone alle hostess. Il viaggio, pero', comincia gia' a casa, perche AdB ha messo a punto materiale informativo che puo' essere scaricato in formato Pdf dal sito dello scalo, ha predisposto una brochure ad 'hoc' con suggerimenti per introdurre le persone autistiche al viaggio e un video che illustra in anticipo tutto il percorso attraverso l'aeroporto.
I viaggiatori autistici e i loro accompagnatori avranno un percorso riservato e sale d'attesa dedicate, proprio per ridurre al minimo l'impatto del caos che puo' esserci in una normale giornata di partenze dal Marconi. "E' un percorso con angoli tranquilli, dove poter gestire anche momenti di difficolta'", osserva Marialba Corona, presidente di Angsa Bologna. "In questi casi la formazione e' fondamentale: per affiancare persone con patologie legate allo spettro autistico occorre personale preparato. Noi ci siamo essi a disposizione dei formatori dell'Aeroporto e ci impegnamo a far si' che questa formazione sia duratura nel tempo", assicura Corona.
"In uno scalo dal quale passano piu' di otto milioni di passeggeri, questo servizio puo' riguardare potenzialmente migliaia di persone. Per questo sara' gettonato e di sicura utilita'", ritiene Angelo Fioritti, direttore del dipartimento Salute mentale e dipendenze patologiche dell'Ausl. "L'Aeroporto di Bologna pone grande attenzione all'assistenza alle persone con disabilita' e difficolta' motorie: ricordo solo che abbiamo 40 addetti che nel 2018 hanno assistito 41.142 passeggeri, con una crescita del 6,8% sul 2017", spiega l'ad del Marconi, Nazareno Ventola. Avviato in forma sperimentale nell'Aeroporto di Bari nel 2015 e progressivamente adottato da altri scali, il progetto, aggiunge Ventola, "prevede un pacchetto di servizi ad hoc, compresa una visita preliminare. Speriamo che questo consenta alle persone affette da questi disturbi di viaggiare di piu'".
(Wel/ Dire)