Bullismo, IdO: Rabbia dietro violenza, fare linee guida prevenzione
Bambini aggressivi gia' a 2 anni, poi attenzione a sesso e droga
Roma, 23 lug. - "Noi adulti sanitarizziamo tutti e siamo arrivati ad avere 8-9 bambini per classe con una certificazione.
Il 35% dei minori ormai ha una difficolta' a scuola e, secondo l'Oms, il 20% dei bambini ha un problema di salute mentale. Credo che noi adulti abbiamo spostato su di loro le responsabilita' e poi diciamo che sono violenti. Una montagna di bambini dietro questa violenza cela un sentimento di rabbia che non riconosciamo, poi usiamo sigle tecniche come l'Adhd (Sindrome da deficit di attenzione e iperattivita') e Dop (Distubo oppositivo provocatorio) che non risolvono il problema. Non basta creare delle linee guida di intervento, facciamo delle linee guida per la prevenzione". A chiederlo e' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), audito in commissione parlamentare per l'Infanzia e l'adolescenza.
"Per modificare i comportamenti violenti nelle scuole tutti gli ordini professionali creano delle linee guida ex post. Farle e' certamente importante- conferma l'esperto- ma stiamo iniziando dalla coda. I bambini gia' a 2 anni sono aggressivi e ce lo confermano i 700 assistenti degli asili nido a cui facciamo formazione da 13 anni". I piu' piccoli si "ciucciano la lingua per autoconsolarsi, tanto che abbiamo portato con il progetto 'Mancano gli abbracci' - condotto nei nidi e nelle materne del comune di Roma - il messaggio pediatrico, ovvero delle coccole, per abbassare la loro aggressivita'. Questa se non viene intercettata cresce nel tempo e si tramuta in violenza.
Promuoviamo nella scuola materna esperienze sane che aiutino i bambini a crescere- prosegue Castelbianco- ormai a sei e sette anni soffrono tutti di fobie, vomitano o diventano dislessici". Se nei nidi l'istituto di Ortofonologia e' intervenuto con le coccole, alle medie "abbiamo portato gli insegnanti di ballo per far danzare i ragazzi in gruppo. Se si divertono insieme, sara' difficile che si prenderanno a calci".
Dopo la droga, il secondo problema e' il sesso. "Gia' alle medie lo fanno con chi capita, perche' hanno scisso la sessualita' dall'affettivita' con un aumento di malattie veneree e gravidanze indesiderate. Bambini di 10 anni che credono di sapere tutto perche' vanno su YouPorn e 28mila clic al secondo di adolescenti su siti come Pornohub". In realta' hanno bisogno di aiuto: "Sulla rubrica online di Diregiovani.it, 'Se so e' meglio', riceviamo 7mila richieste di aiuto ogni giorno, 200mila al mese e 2milioni 400 mila l'anno". I ragazzi hanno bisogno di parlare, e non solo di sesso.
"Da una indagine promossa nelle scuole emerse che per difendersi dalla violenza chiedevano ai docenti un'ora in piu' a settimana per parlare con loro, per conoscersi. La violenza avviene per disperazione e rabbia- conclude lo psicoterapeuta- non dobbiamo pensare ad una patologia".
(Wel/ Dire)
|