Bullismo, storia di Giacomo: Riscatto dalla danza, sogno in grande
Lo psicologo alle vittime: È un brutto periodo che si supera
Roma, 23 lug. - "Non arrendersi mai, non pensare agli altri e sognare in grande per raggiungere i propri obiettivi".
Sono state queste le armi che Giacomo de Luca, giovane leccese promessa della danza italiana, appena diplomato alla Scala di Milano, ha utilizzato per combattere il bullismo. "Se dovessi incontrare i bulli li inviterei a vedere uno spettacolo- racconta ad Unomattina Estate- per mostrargli quello che anche grazie a loro sono riuscito ad ottenere".
È una storia di riscatto. "Ero piccolo, ero il loro bersaglio. Non avevamo niente in comune- ricorda Giacomo- loro mi vedevano diverso perche' amavo l'arte e la danza". All'epoca aveva 11 anni, ma ha trovato la forza di lottare: "Praticavo danza tutti i giorni ed era un modo per dimenticare quello che mi succedeva a scuola la mattina". Poi a 13 anni va a Milano per un'audizione alla Scala. "Son partito da solo e l'audizione non ando' bene.
Restai comunque a Milano per studiare e dopo 8 mesi sono riuscito a superarla ed e' iniziato il mio percorso in accademia".
Purtroppo in Italia "le vittime di bullismo aumentano esageratamente e pensano che quello che stanno vivendo sia la loro vita. Non e' cosi'- ribadisce Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- e' un brutto periodo della vita che si supera crescendo, fermi restando tutti gli aiuti che arrivano dalle istituzioni, dai pediatri, dal Miur e dagli psicologi. Giacomo ha perseguito il suo scopo e ne e' uscito fuori- ricorda lo psicologo- i ragazzi vittime di tali violenze non devono pensare che quella sia la loro vita".
(Wel/ Dire)
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