"E 1 su 5 la sottovaluta". Al via campagna sensibilizzazione onda
Roma, 2 lug. - Una donna su 3 soffre di dolore pelvico, ma solo 1 su 10 ha ricevuto una diagnosi da una figura medica. È un dolore descritto come fastidioso, lancinante e assillante, che ha un notevole impatto sulla qualita' della vita: il 22% delle donne dichiara di sentirsi a disagio, il 20% e' nervosa, il 13% e' frustrata, mentre il 9% si dichiara addirittura esausta.
Questi dati confermano il fatto che si tratta di una problematica ancora poco capita e troppo spesso sottovalutata sia dal partner che dal ginecologo a tal punto che le pazienti dichiarano di non essere sempre credute in merito alla veridicita' e intensita' del dolore. Anche chi ne soffre sottovaluta la malattia: 1 donna su 5, infatti, alla comparsa dei primi sintomi, non si e' recata dal medico.
È quanto emerge dell'indagine quali-quantitativa 'Il dolore pelvico: il punto di vista di ginecologi, delle pazienti e della popolazione femminile' condotto da Elma Research per conto dell'Osservatorio Onda-Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere su un campione di 600 donne di eta' compresa tra i 18 e i 55 anni, coinvolgendo anche 23 ginecologi e 10 pazienti. "Persiste ancora oggi un gap culturale legato al dolore che fa si' che questo sia sottovalutato e sottratto- commenta Francesca Merzagora, presidente di Onda- e' ancora considerato quasi normale o fisiologico che una donna provi dolore a causa di un problema ginecologico. Il mancato riconoscimento sociale del dolore cronico come patologia vera e propria, grave e invalidante e' responsabile di un ulteriore aggravio del vissuto delle pazienti".
Inoltre, i risultati dell'indagine dimostrano che la popolazione femminile e' fortemente disinformata sull'argomento: benche' l'85% delle donne abbia sentito parlare del dolore pelvico, ben 4 su 5 ritengono di non essere adeguatamente informate e piu' della meta' di esse desidera maggiori informazioni. Il 72% vorrebbe ricevere notizie sulla malattia attraverso i canali medici istituzionali, il 50% tramite i media (stampa, tv) e il 46% predilige materiali informativi come opuscoli o libri, anche se dai dati emerge che e' internet il canale piu' utilizzato per cercare informazioni dal 38% delle donne.
Per contribuire a colmare il gap di conoscenza, intanto, parte la campagna 'Conoscere, comunicare, curare il dolore pelvico cronico', che ha l'obiettivo di promuovere la sensibilizzazione e l'informazione su questa malattia, per aiutare le donne a dare un nome al proprio dolore e a comunicarlo al medico. È stata in particolare ideata una app per la ginnastica intima femminile, che mette a disposizione una serie di semplici esercizi da inserire nella routine quotidiana della donna e che si propone come utile strumento informativo di prevenzione. Aiuta, infatti, a comprendere meglio il corpo femminile e, nello specifico, il pavimento pelvico, contribuendo al benessere e al miglioramento della qualita' della vita della donna.
Da ultimo, per le donne che soffrono del disturbo, e' anche disponibile, sul sito web di Onda, il 'Diario mensile del dolore pelvico femminile', da compilare giornalmente per almeno tre mensilita', registrando in modo sistematico il proprio dolore e i diversi aspetti che lo accompagnano e da presentare poi al proprio medico, in modo da fornirgli una rappresentazione completa e oggettiva dei disturbi. La finalita' del diario e' quella di rendere piu' agevole il dialogo medico-paziente e di migliorare la comunicazione del dolore, spesso complicata dal disagio avvertito e dalla difficolta' di trovare le parole piu' corrette.
(Wel/ Dire)