Salute mentale, crescono gli assistiti: 851.000 nel 2017
44.000 in piu'. Le donne sono il 53,5%. Al ministero presentato rapporto Sism
Roma, 2 lug. - Aumentano gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2017 (erano 807mila nel 2016), che ammontano a 851.189 unita' (mancano i dati della P.A. di Bolzano), con tassi standardizzati che vanno dal 79,9 per 10mila abitanti adulti in Sardegna fino a 230,1 in Puglia (con un valore totale in Italia di 169,4). Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,5% dei casi, mentre la composizione per eta' riflette l'invecchiamento della popolazione generale, con un'ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,6%).
In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la piu' alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni (25,3% nei maschi; 23,5% nelle femmine); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale piu' elevata nella classe > 75 anni (7,2% nei maschi e 12,0% nelle femmine). È quanto emerge dall'ultimo rapporto sul Sism-Sistema informativo salute mentale (con i dati aggiornati al 31 dicembre 2017), presentato oggi al ministero della Salute a Roma.
Nel 2017, emerge sempre da Rapporto, i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l'anno con i dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 335.794 unita', di cui il 91,7% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 307.812 unita'). Per quanto riguarda le patologie, i tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico evidenziano importanti differenze legate al genere.
I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalita', ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l'opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile e' quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (29,2 per 10mila abitanti nei maschi e 48,3 per 10.000 abitanti nelle femmine). Le prestazioni erogate dai servizi territoriali ammontano a 11.474.311, con una media di 15,3 prestazioni per utente.
Complessivamente il 78,1% degli interventi e' effettuato in sede, il 7,9% a domicilio e il resto in una sede esterna.
Gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (31,6%) e infermieri (45,1%); il 31,2% degli interventi e' rappresentato da attivita' infermieristica al domicilio e nel territorio, il 24,1% da attivita' psichiatrica, il 15,6% da attivita' di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,5% da attivita' psicologica psicoterapica e il 6,0% da attivita' di coordinamento; la quota restante riguarda attivita' rivolta alla famiglia e attivita' di supporto. Infine, le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 11.549.682 per 32.515 utenti, mentre la durata media del trattamento a livello nazionale e' pari a 815,8 giorni. Gli accessi nelle strutture semiresidenziali sono pari a 1.582.966 per 27.600 persone (325,9 accessi per 10mila abitanti).
(Wel/ Dire)
|