Liguria, un club per dare lavoro a pazienti psichiatrici
Accordo Regione-privati, si parte a Genova con 20 persone
Roma, 10 dic. - Un gruppo di ricerca attiva del lavoro per 20 persone con disturbi psichiatrici, che non sono riuscite a trovare uno sbocco professionale nonostante abbiano partecipato a percorsi integrati di formazione realizzati nell'ambito di progetti europei. E' il primo "Job Club" che nascera' a Genova entro il primo semestre del prossimo anno, grazie all'accordo sottoscritto oggi in Regione Liguria dal presidente dell'Associazione ligure delle famiglie dei pazienti psichiatrici, Giorgio Pescetto, dalla vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie della Regione Liguria, Sonia Viale, dall'assessore alla Formazione, Ilaria Cavo, e da quello al Lavoro, Gianni Berrino.
"Sono molto contento che questo accordo venga firmato nel quarantesimo anniversario della legge Basaglia- commenta Pescetto- la nascita del 'Job Club' e' un piccolo tassello del Patto per la salute mentale che verra' realizzato in Liguria e che vuole rimettere al centro la persona, l'utente, il malato, il sofferente psichico e la sua famiglia, non solo attraverso la cura ma anche con la riabilitazione. Il progetto nasce come un gruppo di auto aiuto guidato per sostenere chi ha avuto difficolta' o insuccessi".
Il "Job Club" sara' condotto da un operatore pubblico dei servizi e un operatore dell'associazione. "L'accordo di oggi rientra nella strategia, in linea con le direttive europee, di combattere gli ostacoli che queste persone possono incontrare nell'ingresso o nel reinserimento nel mondo del lavoro", sottolinea l'assessore Berrino. La vicepresidente Viale, invece, rimarca "il ruolo fondamentale svolto dal mondo dell'associazionismo per migliorare le cure e l'assistenza rivolte ai pazienti psichiatrici. Questo coinvolgimento attivo e' alla base del Patto per la salute mentale siglato a Genova e che e' diventato un punto di riferimento a livello nazionale per l'integrazione dei servizi territoriali".
Infine, l'assessore Cavo pone l'accento sulla formazione come "tassello fondamentale per favorire l'inclusione sociale e lavorativa delle persone con patologie psichiatriche e, in generale, delle persone svantaggiate. Ieri abbiamo presentato il nuovo bando da 15 milioni per l'inclusione sociale, all'interno del quale 10 milioni saranno destinati a progetti per l'inserimento occupazionale e lo sviluppo di competenze lavorative".
(Wel/ Dire)
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