Roma, 3 dic. - Il bruxismo (digrignamento dei denti) e' una "parafunzione molto presente in adolescenza. Una ricerca scandinava ci ha confermato che le femmine in adolescenza sono fortemente soggette a problematiche di bruxismo, che tuttavia spesso vanno e vengono. Non e' detto che una paziente che bruxa tremendamente a 12 anni, poi a 14 avra' ancora quel tipo di problema, proprio perche' non sono i denti e determinarlo". A dirlo e' Cesare Luzi, presidente dell'Associazione specialisti italiani ortodonzia (Asio).
"Dobbiamo semplicemente essere bravi e attenti per proteggere la dentatura, sapendo che magari la situazione si modifichera' in meglio o in peggio- precisa lo specialista- quindi la dovro' attenere sotto monitoraggio. È molto importante avere i mezzi terapeutici per proteggere la dentatura e per intervenire a dovere".
Nei fenomeni di serramento o bruxismo i denti non sono la causa, ma subiscono le conseguenze delle parafunzioni (gli atteggiamenti viziati), e "rischiano di indebolirsi, consumarsi, abradersi, etc.. L'ortodontista e' in prima linea quando si tratta di mettere bite, o comunque dispositivi che consentano di proteggere la dentatura, equilibrarla, lavorando su una componente che non e' quella determinante. Non facciamo un lavoro eziologico- precisa Luzi- perche' la causa e' di altro tipo, ma sintomatico. Cerchiamo di limitare i danni del sintomo, consigliando al paziente una serie di collaboratori e specialisti che magari possano lavorare con lui sullo stile di vita o su altri fattori determinanti la parafunzione. A noi spetta il compito di proteggere la dentatura e tenerla il piu' possibile sana ed equilibrata- conclude- ma siamo parte di una catena di professionisti".
(Red/ Dire)