Roma, 2 apr. - "A Milano la dimensione corporea entrera' nella mente del terapeuta. La cosa che ci ha caratterizzato nel nostro approccio evolutivo e' attenzionare il corpo e fare in modo che sia lo stesso corpo del terapeuta a diventare uno strumento della relazione.Questo consente di portare un setting psicoterapico anche con il bambino di un anno, se dobbiamo cercare di attivare sintonizzazioni o altro". Sara' questo l'obiettivo della relazione di Magda Di Renzo, analista (CIPA, IAAP) d responsabile del Servizio di Terapia dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), dal titolo 'Il corpo come strumento terapeutico nella relazione analitica col bambino', al primo congresso nazionale di ecobiopsicologia dal titolo 'Il Corpo come Mandala dell'Universo. Il corpo in psicoterapia'. Il congresso, organizzato dall'Associazione nazionale di ecobiopsicologia (Aneb), si svolgera' a Milano il 18 e 19 maggio e sara' preceduto da una giornata di laboratori a mediazione corporea.
Qui e' possibile scaricare il programma.
"Naturalmente, essendo questa formazione di stampo profondamente psicodinamico, comporta un lavoro significativo di formazione- precisa Di Renzo- affinche' il corpo diventi davvero uno strumento di lavoro psicoterapico. Dovra' essere attenzionato come strumento simbolico, portatore di significati all'interno della relazione, per consentire un passaggio alla dimensione mentale. È un approccio valido sia per i bambini molto piccoli, che devono essere aiutati e accompagnati verso una organizzazione mentale, sia per i bambini piu' grandi, che a volte devono essere riaccompagnati nella dimensione iniziale- conclude Di Renzo- per colmare alcune lacune che si sono verificate nello sviluppo e che continuerebbero a condizionare la sua traiettoria di sviluppo".
(Wel/ Dire)