Roma, 29 mag. - "Ci abbiamo creduto e investito. Tutti abbiamo avuto la necessita' di ribaltare alcune dinamiche troppo stantie. È stato bellissimo, perche' abbiamo investito massivamente sulla possibilita' di inventare metodologie differenti rispetto alla cura. Terrei l'entusiasmo del '68". A dirlo e' Franco La Rosa, psichiatra fondatore del Centro Caracciolo di Palermo e vicedirettore emerito della scuola di specializzazione dell'Istituto Meridionale del Cipa.
"Siamo usciti fuori dagli ospedali psichiatrici, abbiamo investito sul territorio, abbiamo creato la comunita' terapeutica assistita, abbiamo fatto i centri diurni che oggi sono un grosso fiore all'occhiello per le Asp che ne hanno la possibilita'. Si puo' fare un intervento terapeutico che e' assolutamente altro- continua il medico- che prevede anche tutta una serie di metodologie che possono essere ancora oggi considerate innovative. Questo lo terrei pienamente".
Cosa butterebbe? "Forse ci siamo un po' imborghesiti.
Drammaticamente la politica e' entrata a gamba tesa nella sanita'. Questa battuta provocatoria, anarchica, serve a considerare che dovremmo avere la fortuna e la possibilita' di avere una sana collaborazione con i politici- conclude- per dimostrare che noi non siamo gli antagonisti".
Qui e' possibile guardare la videointervista della Dire.
(Wel/ Dire)