Progetto 'Freud Costa Freud' la celebra nell'anno delle ricorrenze
Roma, 22 mag. - "L'universita' dove insegno e' vicina a un luogo che lega insieme la nascita della psicoanalisi e la nascita della psicoanalisi italiana". Con queste parole Roberto Boccalon, direttore dell'Istituto di Psicoterapia Espressiva e docente di Psicologia nell'Istituto Universitario Salesiano di Venezia, ha convinto Jane McAdam Freud, artista londinese e pronipote di Sigmund Freud, a partecipare ad una conferenza a Mestre.
"Incuriosita venne e svolse una relazione su 'Object Authority', in cui sottolineava il ruolo direttivo primario degli oggetti e quello descrittivo secondario delle parole, riprendendo le nozioni di rappresentazione di cosa e di parola evidenziate da Sigmund Freud. Oltre alla conferenza realizzammo anche un'esposizione di opere d'arte. In quell'occasione- prosegue Boccalon- le raccontai che nel 1897 il suo bisnonno aveva fatto un viaggio in Italia. Era passato per Firenze, Perugia, Pisa, Orvieto, Assisi ed Arezzo. In quei giorni, forse anche per la prolungata immersione nell'arte, doveva essere scosso da un travaglio interiore, da qualcosa che stava nascendo. Cambia repentinamente programma, non si imbarca ad Ancona, ma da Firenze raggiunge Venezia dove riprese il treno per Vienna. La coincidenza vuole che, nel tratto di rientro, passo' necessariamente davanti alla Fermata Casello n.12 di Dolo - Mirano, vicino la casa di campagna della famiglia Musatti, dove Emma Leanza, moglie di Elia Musatti, ebreo veneziano e senatore socialista amico di Giacomo Matteotti, era prossima al parto.
Presumiamo che Freud, in quel periodo, abbia maturato i pensieri e raccolto gli appunti che stanno alla base di una lettera, che spedira' da Vienna il 21 settembre 1897, indirizzata all'amico Wilhelm Fliess di Berlino. Nella lettera Freud prese le distanze dalla precedente teoria del trauma per formulare il nuovo punto di vista psicoanalitico. Quello stesso giorno, il 21 settembre del 1897, nacque Cesare Musatti, che ha contribuito in modo decisivo alla nascita e allo sviluppo della psicoanalisi italiana".
Sempre piu' incuriosita McAdam Freud, volle recarsi a Dolo per visitare il luogo che aveva dato i natali a Musatti e dov'era passato il suo bisnonno poco prima di "dare alla luce" la psicoanalisi. "Successivamente- ribadisce Boccalon- le mostrai il lavoro di un artista genovese, Claudio Costa, perche' alcune sue opere erano molto vicine a quelle che lei aveva presentato al seminario. Gli raccontai inoltre che Costa fu ispirato dal testo di Freud nella realizzazione di un libro d'artista, dedicato al direttore dell'ospedale psichiatrico di Genova, Antonio Slavich (allievo di Franco Basaglia), e intitolato 'Totem e tabu''. Jane volle vedere dal vivo le opere di questo artista, cosi' andammo al 'Museattivo - Claudio Costa / Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli' di Genova per ammirarle. Li', anche attraverso il confronto con amici del Museo, nacque il progetto 'Freud Costa Freud'", che prevedeva una "residenza d'artista" di Jane nell'ex Ospedale Psichiatrico, ed una successiva mostra.
Il progetto "Freud Costa Freud" si pone come raccordo ideale tra il pensiero del padre della psicoanalisi Sigmund Freud, rivisitato da Claudio Costa, e Jane McAdam Freud, portatrice di una tradizione familiare di pensiero e creativita' che si dipana da suo bisnonno Sigmund, suo padre Lucien fino a giungere a lei. Con questa mostra giungono innanzi agli occhi del fruitore opere dissimili e straordinarie: Costa accompagna la visione attraverso la sua matita nel mondo primigenio del totem, mentre Jane direziona il suo sguardo nel mondo del tabu', con particolare riferimento al tabu' proiettato sul "femminile".
E' un progetto importante che ha preso il via proprio nel 2018, anno ricco di ricorrenze: "E' il 105esimo anniversario dell'opera 'Totem e tabu'' di Freud, il 30esimo anniversario del 'Totem e tabu'' di Costa e il 40esimo anniversario della legge 180", sottolinea Boccalon. Nell'ambito del progetto, Jane McAdam Freud ha gia' realizzato due periodi di residenza di artista nell'ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, utilizzando anche oggetti rimossi, perduti, privi di valori e risignificandoli, come aveva fatto alcuni anni fa presso la prestigiosa Harrow School di Londra. "La scultrice londinese si ispira al lavoro che Costa ha prodotto in quell'Ospedale- spiega lo psichiatra- dove fondo' l'Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli. Fino ad oggi sono state realizzate piu' di 20 opere. L'obiettivo e' organizzare a dicembre l'inaugurazione di una nuova sede del Museo nelle vecchie cucine dell'Ospedale Psichiatrico, dove confidiamo di cucinare un manicaretto davvero creativo esponendo le opere di Jane. In contemporanea una parte saranno esposte anche nella gallerie del Palazzo Ducale di Genova".
Boccalon conclude: "Vogliamo sperimentare ed offrire un modo creativo, e non solo burocratico, di festeggiare il 40ennale della legge 180. Vogliamo festeggiarla in maniera viva. Il Museo dedicato a Costa si chiama Museattivo perche' non e' solo un luogo dove sono depositate delle opere, ma dov'e' possibile che vari artisti vengano a produrre delle opere per testimoniare la struttura, la forza e la liberta' del processo creativo".
(Wel/ Dire)