Venturi (Regione): Grande impegno da parte di tanti soggetti coinvolti
Roma, 12 giu. - Dal ricovero detentivo nell'ospedale psichiatrico giudiziario alla permanenza in strutture piu' piccole ad alta sicurezza progettate per garantire alle persone con problemi mentali e autrici di reato l'attivazione di percorsi terapeutico-riabilitativi, fino all'approdo in strutture residenziali ordinarie dei Dipartimenti di salute mentale. Questo percorso, avviato dalla legge 81/2014 che ha stabilito la chiusura degli Opg, viene definito a livello territoriale da un protocollo firmato da Regione Emilia-Romagna, Magistratura e Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna (Uiepe) del ministero della Giustizia.
"Il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari ha rappresentato l'atto conclusivo di un percorso di civilta'- ha detto Sergio Venturi, assessore regionale alle Politiche per la salute- L'Emilia-Romagna e' arrivata preparata e si e' mostrata pronta a chiudere quello di Reggio Emilia nei tempi previsti, adottando piani di assistenza individuale per i residenti. E' gia' da qualche anno che lavoriamo in quest'ottica con risultati positivi".
In Emilia-Romagna sono, infatti, attive 2 Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), una a Bologna con 14 posti e l'altra a Casale di Mezzani (Parma) con 10 posti.
Dall'aprile 2015 a oggi hanno accolto 63 persone e ne hanno dimesse 49, nella maggior parte dei casi verso strutture residenziali dei Dipartimenti salute mentale regionali.
Presenti alla firma del protocollo, oltre a Venturi, anche il presidente della Corte d'appello di Bologna, Giuseppe Colonna, il procuratore generale di Bologna, Ignazio De Francisci, la presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna, Antonietta Fiorillo, e la dirigente Uiepe Emilia-Romagna, Maria Paola Schiaffelli. "Il documento firmato oggi- ha proseguito Venturi- testimonianza di un grande impegno dei soggetti coinvolti, vuole individuare prassi condivise, ulteriori collaborazioni e approfondimenti operativi nelle sedi locali dei diversi tribunali che operano in Emilia-Romagna e le rispettive Aziende sanitarie di riferimento. Al centro del lavoro, ancora una volta, c'e' la persona vista nella sua interezza".
(Wel/ Dire)