700 casi autolesionismo e 5 suicidi, 2 agenti penitenziari si sono uccisi
Roma, 9 gen. - Quarantamila a livello nazionale, 4mila solo in Campania. E' il numero dei detenuti reclusi nelle carceri campane che soffrono di disturbi psichici. A snocciolare i dati e' Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, promotore del convegno dal tema 'La salute mentale nelle carceri campane: fotografia in bianco e nero'.
"Ne parliamo oggi, a 100 giorni dalla mia elezione a garante dei detenuti - ha detto Ciambriello - per tentare di fare rete e mettere insieme tutti quei soggetti coinvolti a livello istituzionale per garantire una dignitosa vita in carcere a tutti i detenuti, con e senza problemi psichici. Si calcola che a livello nazionale ci siano almeno 40mila persone negli istituti penitenziari affette da problemi psichici. Nella nostra Regione, su oltre 7300 detenuti, ben 4mila soffrono di disturbi psichici, specialmente legati alla depressione".
Ma e' un altro il dato piu' allarmante: "700 persone- ha spiegato il garante dei detenuti- hanno provato gesti di autolesionismo, ci sono stati 89 casi di tentato suicidio e quest'anno siamo gia' a 5 suicidi di detenuti e due di agenti di polizia penitenziaria suicidati". Una fotografia "in bianco e nero" quella della salute mentale nelle carceri campane, come la definisce Ciambriello, per la quale occorre il massimo della collaborazione istituzionale. "Si inizi dal linguaggio- ha suggerito-. Sono stati chiusi gli Opg ma i detenuti con problemi psichici vengono ancora chiamati 'internati'. Una dicitura che mi ricorda tanto i lager nazisti".
Tra le proposte rivolte a Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, quella di aumentare il numero dei Rems sul territorio da 5 a 6 "e spingere sull'inserimento di piu' figure professionali, dagli psicologi agli psichiatri, agli assistenti sociali. Il tema vero- ha concluso Ciambriello- e' mettere al centro dell'attenzione la persona ristretta".
Migliore ha rivendicato le scelte del governo: "Non si e' mai fatto tanto sulle carceri come in questa legislatura. Stiamo facendo molto ma c'e' da fare tanto di piu'", ha sottolineato, raccogliendo le istanze pervenute dal garante dei detenuti e dagli esponenti del Consiglio regionale di maggioranza e opposizione. "La Regione sta facendo tanto per la salute mentale nelle carceri - ha spiegato il presidente della Commissione Sanita' del Consiglio, Raffaele Topo -. Lo scorso anno abbiamo definito una rete di assistenza nelle carceri e riorganizzato la medicina di base specialistica e l'assistenza territoriale. La Regione ha investito risorse in questo senso e oggi raccogliamo proposte per migliorare un sistema che e' sempre in evoluzione".
(Wel/ Dire)