Roma, 9 gen. - "Un esperto di relazioni familiari che lavora nel mondo della tutela minorile deve avere sempre bene in mente che l'allontanamento, quando e' indispensabile, non puo' essere un progetto. Il progetto deve sempre esitare in una riunificazione del minore con la famiglia di origine". Lo spiega chiaramente Daniela Barni, docente di Psicologia Sociale della Lumsa, al seminario 'Relazioni familiari fragili: dalla tutela del minore alla cura della famiglia' che si e' svolto a Roma.
Durante l'evento e' stato presentato il master in 'Formazione dell'esperto nelle relazioni familiari. La tutela dei nuclei familiari fragili', promosso dal dipartimento di Scienze umane e dalla Lumsa Master School in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia (IdO) e l'associazione Rete Sociale APS.
"La riunificazione non e' semplicemente un rientro fisico- spiega la co-direttrice del master- il rientro fisico deve essere preceduto da un processo di accompagnamento del minore a una riappartenenza alla famiglia di origine".
Le iscrizioni al master in 'Formazione dell'esperto nelle relazioni familiari' scadranno il 10 gennaio e la prima lezione sara' il 26 gennaio. L'offerta formativa e' rivolta ad avvocati, magistrati, psicologi, psicoterapeuti, educatori e a tutti quei professionisti che sono a contatto con le famiglie fragili.
"Tendenzialmente quando si pensa alle famiglie fragili si immaginano le famiglie multiproblematiche, quelle con tossicodipendenti o in cui uno dei due genitori ha una psicopatologia diagnosticata. In realta'- sottolinea alla Dire Daniela Barni, docente della Lumsa- la fragilita' e' molto piu' diffusa di quanto possiamo pensare. Ci sono delle transizioni del ciclo di vita familiare in cui per tutti puo' esserci un momento di fragilita'. Da un lato dobbiamo prevenire che questa fragilita' divenga pericolo- precisa la co-direttrice del master- dall'altro, se e' gia' diventato pericolo, dobbiamo lavorare affinche' si riattivino quelle risorse che hanno ben funzionato prima che il rischio diventasse pericolo. La fragilita'- termina- e' molto di piu' della multi problematicita'".
Gli sbocchi professionali sono numerosi. L'esperto nelle relazioni familiari potra' lavorare a diretto contatto con i servizi sociali e con i tribunali ordinari (in particolare nella sezione Famiglia). Potra' anche essere un libero professionista che coordina progetti che hanno a che fare con la tutela del minore e la cura delle relazioni familiari del minore.
Tra le motivazioni che hanno spinto alcuni professionisti ad iscriversi al master si ritrova l'esperienza sul campo. "Ho avuto modo di lavorare con i minori inseriti in una casa famiglia- rivela Ginevra Roncella, una iscritta- e, partecipando ai colloqui protetti con i familiari, mi sono resa conto che mancava una conoscenza nella mia formazione rispetto al rapporto del bambino con i genitori. Ho quindi deciso di intraprendere un percorso finalizzato proprio al sostegno della genitorialita' e questo master- conclude- offre una formazione completa sui bisogni del minore e del nucleo familiare".
Qui e' possibile guardare le videointerviste della Dire.
(Wel/ Dire)