(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 feb. - 'Marie Luise Von Franz aveva una familiarita' profonda con il mondo archetipico, un suo contatto personale, e per questa ragione era anche molto centrata nel mondo concreto. Nonostante non avesse un feeling specifico con l'archetipo del puer (fanciullo), ha saputo darci uno dei ritratti piu' completi e piu' incisivi di questo archetipo, sapendone cogliere i risvolti d'ombra'. Ricorda cosi' la psicoanalista svizzera Claudio Widmann, analista junghiano, membro dell' Italian Committee for the Study of Autogenic Therapy and Autogenic Training (Icsat), che il 12 e 13 maggio promuovera' a Ravenna l'XI convegno nazionale proprio sul tema del 'Puer.
L'aspetto eternamente giovanile della psiche'.
'Marie Luise Von Franz ha tracciato un ritratto incisivo dal punto di vista della fenomenologia del puer- prosegue Widmann- mettendo in evidenza gli aspetti estetici e i valori che il puer attribuisce a questa estetica. Ha saputo far notare la grandissima dynamis, la vivacita', la mobilita' e l'esuberanza del puer. La sua propensione per le dimensioni aeree, della fantasia, della creativita' e della liberta''.
La sua particolarita' probabilmente 'e' quella di averne dato un ritratto cosi' compiuto che non ha mai fatto sconti nel descrivere l'ombra che accompagna il puer, e tutte le ombre anche di questi aspetti. L'ombra per esempio della superficialita' dei valori legati al puro aspetto estetico- continua Widmann- l'ombra per esempio di evasioni estetizzanti dei mondi della moda, dell'effimero, della contingenza, ma anche dei mondi oniroidi e della fantasia. L'ombra della fantasia e' l'ombra della giocosita', e' l'illusione, e quindi anche l'ombra della vivacita' del puer, la sua ingenuita' e la sua inconsistenza e incoerenza'.
Von Franz ha una profonda lettura psicodinamica: 'Il puer e' imprigionato nella dolcezza della grande madre, inibito nella virilita', castrato nella societa'. Vive in un paradosso tra dipendenza e autonomia ed e' scarsamente capace di sentimento.
Dopo averci fatto innamorare con la sua bellezza e vitalita', cinicamente e tipicamente se ne va. È evidente che il puer ha bisogno del senex, della pietra. Su questo scostamento si innestano le molte patologie, infatti il puer corre in vari quadri patologici'.
La von Franz ha anticipato la rivoluzione giovanile? 'È molto interessante' che durante il semestre invernale 1959-60 lei abbia introdotto nelle sue lezioni 'un autore e un romanzo che riteneva anticipatore di quelli che sono stati gli eventi del nazismo e del fascismo'. Il romanzo tedesco 'Das Reich ohne Raum' (Il regno senza spazio) di Bruno Goetz e' stato pubblicato per la prima volta nel 1919. 'Credo che la stessa considerazione possa essere, quindi, applicata a lei, in quanto tre anni dopo le sue lezioni esplose la rivoluzione studentesca a Barkley. Pubblichera' poi la raccolta delle lezioni in inglese nel '70 e siamo in piena esplosione della rivolta giovanile. È stata sicuramente anticipatrice ed e' stata anche in quell'occasione un'osservatrice partecipe- ricorda Widmann- spesso scambiata anche per critica solo perche' descriveva con grande puntualita' l'ombra di questi movimenti, non politici ma della psiche collettiva'.
La riflessione di von Franz mostra 'come il senex, e genericamente gli anziani, abbiano bisogno di puer non solo per 'ringiovanirsi' ma anche per alleggerirsi e rimanere in contatto con la vitalita' e la creativita'. Il puer, d'altro canto', ha bisogno di senex per rimanere agganciato concretamente alla dimensione e allo spessore della materia, della pratica, della concretezza, per non sfuggire e non esplodere nelle illusioni. La grande sfida che Marie Luise von Franz realizzo' in se stessa fu quella di conciliare aspetti del puer e aspetti del senex. C'e' una bellissima immagine di Confucio il quale dice che il saggio e' cauto nella parola e tempestivo nell'azione. In qualche maniera questa e' una descrizione che si attaglia proprio al puer senilis, una descrizione di quella saggezza che si attaglia anche a Marie Luise von Franz, ed e' la sfida per tutti quelli che come noi hanno un po' piu' di anni e si prestano maggiormente a raccogliere la proiezione del senex. La sfida che ci lancia von Franz e' se riusciamo a fare da senex al puer. I senex sapranno accompagnare le generazioni dei puer, ovvero i piu' giovani? È una sfida ardua- conclude Widmann- perche' vediamo molto spesso degli anziani, degli adulti, che preferiscono assimilarsi al puer, preferiscono fare le sorelle delle figlie, gli amici e i compagnoni di avventure dei figli'.
Qui e' possibile guardare la videointervista.
(Wel/ Dire)