Per 70% donne disturbi psicologici tra sintomi piu' temuti
Roma, 11 dic. - La menopausa e' il periodo fisiologico a cui corrisponde la fine dell'eta' fertile della donna. Ma, stando alla ricerca condotta dal Centro Medico Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, l'infertilita' non e' la principale preoccupazione di chi si trova alle prese con questa condizione: durante lo studio condotto dal professor Rodolfo Milani- uno dei precursori della tecnica dei "linfonodi sentinella" in Italia e attualmente membro dell'unita' specialistica di Ginecologia della clinica- infatti, i sintomi inerenti la menopausa piu' temuti dal genere femminile sono i disturbi psicologici che ne conseguono. A dirsi preoccupate per l'ansia, l'irritabilita' e la depressione che possono scaturire da questa condizione fisiologica sono state il 71.1% delle donne intervistate: "L'aspetto emotivo- spiega Milani- e' spesso messo in secondo piano quando si pensa alla menopausa, mentre in realta' il passaggio a questa fase puo' essere una transizione critica sotto molti punti di vista. La variazione ormonale puo' causare gravi disturbi del sonno e forti vampate di calore, i quali portano la donna a uno stato di stress, ansia e depressione che puo' fortemente influire sulle relazioni personali. Fortunatamente gli ambulatori di Ginecologia oggigiorno sono sempre piu' attenti a questo aspetto, coniugando l'attenzione alla sintomatologia fisica a quella psicologica".
Dai risultati dell'indagine effettuata dal reparto di Ginecologia del Centro Medico Lazzaro Spallanzani e' emerso come la seconda preoccupazione principale sia quella che in campo medico e' definita atrofia vulvo-vaginale, risposta data dal 67.6% delle donne: "La menopausa causa un assottigliamento dei tessuti e i muscoli del pavimento pelvico perdono tono- continua Milani- e questo mina la serenita' della donna specialmente in ambito sessuale, in quanto il dolore puo' procurare un forte calo del desiderio andando a influire sulla vita di coppia. Per affrontare questi disagi esistono moderne tecniche indolori e non invasive come la terapia al laser, ma secondo il nostro studio ben l'82% delle donne non ne e' a conoscenza. Nonostante cio', la maggior parte di esse si dice favorevole ad affrontare questo tipo di terapia dopo averne appreso il procedimento".
Anche a causa dell'eta' in cui solitamente insorge la menopausa, minor preoccupazione destano l'impossibilita' a procreare e l'alterazione del quadro mestruale, risposte fornite rispettivamente nel 19.5% e 15.3% dei casi. Dalla ricerca del Centro Medico Lazzaro Spallanzani, inoltre, si e' distinto un aspetto che le donne tendono a sottostimare in ambito ginecologico, ovvero la diffusione dell'incontinenza urinaria tra le femmine di tutte le eta'.
"Attualmente in Italia sono oltre tre milioni le donne afflitte da questa condizione- prosegue il Dottor Rodolfo Milani- ma oltre il 69% del campione afferma di non esserne a conoscenza e il 76% non conosce le terapie medico-chirurgiche destinate a contrastare questo disturbo. Molte donne pensano erroneamente che il fenomeno riguardi principalmente le persone anziane ma, al contrario, recenti studi hanno dimostrato come piu' della meta' dei soggetti colpiti abbia meno di cinquant'anni. Purtroppo questo disturbo e' ancora un tabu' per molte donne, specialmente quelle piu' giovani, che spesso non trattano l'argomento col proprio medico a causa del disagio provato". In ultimo, la ricerca del Centro Medico Lazzaro Spallanzani ha evidenziato come i motivi di apprensione principali che portano le donne a recarsi dal ginecoloco siano i tumori maligni (62.6%), i fibromi (36.6%), le cisti ovariche (32.8%) e il monitoraggio della gravidanza (33.6%), mentre circa il 75% delle intervistate ha affermato di eseguire la visita al massimo una volta l'anno: "Fortunatamente le donne hanno minor timore rispetto agli uomini di recarsi dallo specialista a loro dedicato, ma anche in questo caso c'e' una sorta di imbarazzo ad affrontare determinate patologie come l'incontinenza urinaria. Oggi disponiamo di innovative soluzioni che possono restituire alle donne la serenita' perduta, quello che manca e' una diffusa informazione su questi temi", conclude il Professor Rodolfo Milani.
(Wel/Dire)