Rispetta il pluralismo prospettico e la diversita' di ogni singolo individuo
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 19 set. - "L'Istituto di Ortofonologia (IdO) e' una punta di diamante per la ricerca della psicologia dell'eta' evolutiva. Una professionalita' che ho verificato sul campo, potendo stimare ed apprezzare in oltre vent'anni di collaborazione le loro competenze didattiche, formative e cliniche". Cosi' Riccardo Mondo, analista junghiano e fondatore dell'Istituto mediterraneo di psicologia archetipica (Impa), commenta la lettera con cui l'IdO reagisce agli insulti sulla sua professionalita'.
"Mi preoccupa il dilagante pensiero unico che caratterizza in questo momento gran parte della ricerca psicologica italiana che tende ad orientare massicciamente il pensiero quotidiano dell'uomo comune, negando altri modelli e attaccando la complessita' insita nella sofferenza psichica. Ad esempio vi e' un piu' frequente utilizzo di categorie diagnostiche- continua lo psicoterapeuta- che non tengono conto dell'unicita' di ogni individuo ma che lo spersonalizzano; interventi che spingono all'automatizzazione del soggetto e dell'eventuale equipe che si muove intorno a questo. La grande battaglia che simbolicamente viene portata avanti dall'IdO e' quella di andare aldila' di rigide gabbie diagnostiche- sottolinea Mondo- per mettere a fuoco approcci terapeutici mirati su ogni singolo soggetto, unico e irripetibile. Mi ha colpito, nella collaborazione, l'attenzione specifica a ogni singolo caso e la capacita' di essere elastici utilizzando gli apporti che provengono dalle varie teorie".
Perche' l'Impa appoggia l'IdO? "Lo spiego raccontando una storia: Nel giardino zen di Kyoto sono poste 15 pietre, ma un osservatore ne potra' veder sempre e solo 14 da qualsiasi prospettiva scelga, perche' il giardino diviene la rappresentazione della verita', che ha sempre un lato nascosto. Questo lato nascosto all'osservatore- spiega Mondo- contribuisce a mantenere viva la domanda della verita' e lo spirito di ricerca, impedendo di scivolare nella retorica delle reciproche appartenenze dei monoteismi biologici e della difesa rancorosa del proprio punto di vista come fanno alcuni soggetti.
Questo-conferma l'analista- e' un patrimonio che abbiamo in comune con l'IdO e che ci da' il senso del legame. Il centro studi di psicologia archetipica difende e porta avanti il pluralismo prospettico. L'IdO e' una rappresentazione di questo pluralismo prospettico che ha tutto il diritto di esistere e di essere difeso nella sua esistenza- conclude Mondo- di fronte a monoteismi che portano a un fanatismo unilaterale che inevitabilmente ha in se' aspetti distruttivi".
(Wel/ Dire)