Castelbianco (IdO) allerta gli adulti: Capiscono quando non dite la verita'
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 21 mar. - Tutti i bambini dicono le bugie e lo fanno per diversi motivi: nascondere una verita', adattarsi a una verita' o evitare un problema. "E' una cosa ben diversa dal voler ottenere qualcosa. Ad esempio, se i genitori sono separati, i figli piccoli generalmente negheranno di aver incontrato la compagna del padre o il nuovo compagno della madre solo per sottrarsi a ulteriori domande e/o a richieste per loro pesanti". Non e' "furbizia", chiarisce Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma: "È un salvavita. Sono bambini talmente stressati che non ce la fanno a reggere ulteriori pesi".
E in tema di 'menzogna', le differenze di genere si avvertono sin da piccoli: "I bambini maschi riconoscono di dire piu' bugie delle femmine- rivela lo psicoterapeuta- forse perche' le 'femminucce' riescono a gestire le situazioni senza dover ricorrere alle bugie, oppure ne dicono di meno in quanto sono avvertite dai 'maschietti' come piu' misteriose nel modo di pronunciarsi e di dirle".
In ogni caso, maschi o femmine che siano, le bugie non vengono dette proprio a tutti, anche se il 60% dei bambini predilige come destinatari gli adulti e un altro 22% i coetanei. "Ai pari vengono raccontate storie incredibili piuttosto che bugie- precisa Castelbianco- perche' la maggioranza dei minori sa che chi dice le bugie non e' furbo. Essendo profondamente onesti hanno, inoltre, una considerazione negativa verso chi dice le 'frottole'". Sono pero' "sempre pronti a giustificare le fandonie degli adulti se c'e' un motivo- afferma lo psicologo-. Circa un bambino su quattro crede che gli adulti mentano per potersi difendere, perche' non sono in grado di gestire le situazioni.
Nel 68% dei casi si autoaccusano di essere loro a dire piu' bugie rispetto ai grandi. Si badi bene pero'- avverte lo psicologo- che i bambini considerano come possibili bugie anche le storie incredibili che amano raccontare".
A Castelbianco "fa sorridere che gli adulti pensino sempre di poter raccontare le cose non vere pensando di farla franca. I bambini sono attenti e perspicaci, riescono a scoprire sia le bugie dei coetanei che quelle degli adulti. Le avvertono dal comportamento, dall'atteggiamento corporeo che colui che mente- chiosa lo psicologo- mette in mostra quando c'e' qualcosa di sbagliato nell'aria e che sta arrivando a loro".
Altra importante differenza tra grandi e piccoli e' lo stato d'animo che segue le bugie. "I bambini quando dicono una falsita' poi si preoccupano di averlo fatto, si agitano e non stanno bene con la coscienza- prosegue- mentre gli adulti stanno tranquilli".
C'e' un rischio di emulazione se i genitori sono dei bugiardi? "Dipende dal tipo di bugia- chiarisce Castelbianco- se si tratta di distorsioni della realta' eclatanti (ho visto un dinosauro e per questo non sono potuto andare a scuola ) no. Se sono invece bugie dette a proprio utile: dire una bugia e per coprirla raccontarne un'altra ancora- conclude il direttore dell'IdO-, allora in questi casi l'aver imparato a dire una bugia diventa per loro nel tempo uno strumento, un'arma di difesa o di offesa".
(Wel/ Dire)