Nata a Roma la Onlus che aiuta soggetti laringectomizzati a comunicare
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 18 lug. - Perdere le corde vocali non vuol dire restare senza 'voce'. Lo hanno dimostrato alcuni pazienti oncologici che, in seguito a interventi di laringectomia parziale o totale e dopo aver seguito un percorso di riabilitazione presso l'ambulatorio di Logopedia dell'Ospedale "Sandro Pertini" di Roma, hanno pensato di sperimentare le possibilita' artistiche ed espressive della loro nuova voce. Una possibilita' offerta dal laboratorio teatrale 'Progetto Interno Voce', partito nel 2013, insieme ai familiari e gli operatori sanitari che hanno condiviso il percorso di cura e riabilitazione. Il tutto coordinato e condotto da un regista con la collaborazione di una cantante, di una percussionista e di un video-maker.
Da questo patrimonio di esperienze e' nata l'associazione 'Interno voce Onlus' che vuole affrontare tutte le particolari difficolta' relazionali, comunicative e psicologiche che le patologie oncologiche a carico del distretto testa-collo (neoplasie della laringe, del cavo orale, della tiroide, ecc.) creano e che i pazienti e i loro famigliari quotidianamente devono affrontare. "Le nostre sfide consistono nel realizzare progetti che favoriscano il reinserimento sociale e migliorino la qualita' della vita di questi soggetti privati delle corde vocali. Attualmente la Onlus conta 17 soci fondatori, dei quali 1 onorario, 5 soci ordinari e 5 soci sostenitori. L'Associazione si prefigge di elaborare, promuovere e realizzare progetti sociali", spiega alla Dire Laura Ancaiani, logopedista e socia fondatrice della Onlus.
"L'idea del teatro e' nata da alcuni pazienti laringectomizzati che in seguito alla riabilitazione presso l'Ambulatorio di Logopedia dell'Ospedale Sandro Pertini di Roma, hanno voluto mettersi in gioco e sperimentare le potenzialita' artistiche ed espressive delle loro 'nuovi voci'", precisa la logopedista. Ad oggi sono stati concretamente raggiunti diversi obiettivi: il sito internet www.internovoceonlus.it, "nel quale mettiamo a disposizione informazioni, notizie sanitarie e legali, stralci delle nostre attivita', modalita' di associazione e di finanziamento, modulistica, documenti"; il libro 'La terza corda', nato dal desiderio dello staff del laboratorio teatrale "Progetto Interno Voce" di raccontare un'esperienza teatrale, unica nel suo genere, che ha dato vita allo spettacolo "Interno Voce" e di far conoscere la condizione dei pazienti privati della loro voce originaria, non solo al pubblico in sala, ma anche a dei lettori e a tutti coloro che vogliono dar voce ad una nuova voce e che non riescono nell'intento; e infine, un gruppo a pari di auto-aiuto aperto a tutte le persone con problemi di comunicazione e ai loro famigliari.
"Quest'ultima attivita' si ripromette di dare un seguito al percorso logopedico, fatto dal paziente in strutture sanitarie accreditate, coinvolgendolo in conversazioni generali e cercando di eliminare difetti di postura e di articolazione, per far si' che la voce sia sempre migliore", aggiunge Ancaiani.
Tra i progetti attualmente in cantiere e di prossima realizzazione ci sono "un laboratorio vocale per imparare a riconoscere e a rielaborare la percezione dello strumento corpo attraverso le sonorita' dii tipo ambientale e musicale, di stimolare la capacita' percettiva dell'ascolto, attivandolo a livello corporeo con il movimento e la voce, di ritrovare una propria 'melodia interiore' per integrarla al proprio linguaggio verbale, ognuno con il suo tempo e il suo suono. Un gruppo di lettura che si propone di stimolare, attraverso la lettura di gruppo, le possibilita' intrinseche delle 'nuove voci'- conclude la logopedista- riscattandole da quella marginalita' in cui spesso vengono relegate, in particolare nel vissuto emotivo dei pazienti".
(Wel/ Dire)