(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 giu. - In una celebre Epistola a Cangrande della Scala, Dante invita a intendere la sua 'Commedia' in senso sia letterale che allegorico, e tra i significati allegorici colloca quello "anagogico" ovvero di elevazione spirituale: "I passaggi narrati non riguardano, dunque, il percorso dell'anima nell'al-di-la' della morte, ma quello della psiche nell'al-di-qua della vita e i lettori sono invitati a intendere l'iter dantesco come un itinerario che narra per simboli il percorso maturativo dell'Uomo, che la psicologia junghiana chiama percorso di individuazione". A illustrarlo nel corso della conferenza curata dalla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica dell'Eta' Evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), dal titolo 'La Divina Commedia come racconto di individuazione', sara' Claudio Widmann, analista junghiano e membro del Centro italiano di psicologia analitica (Cipa).
L'evento si svolgera' il 24 e 25 giugno presso la sede della Scuola a Roma, in via Alessandria 128 b dalle 9 alle 18.30.
"In quest'ottica angeli e demoni, dannati e beati, luoghi e personaggi, situazioni e disquisizioni, orrori e meraviglie della Commedia- continua l'esponente dello IAAT (International Association for Analytical Psychology) - rappresentano passaggi tipici dell'iter individuativo; ritraggono momenti archetipici che l'Uomo in evoluzione si trova a sperimentare. Dall'iniziale smarrimento della 'retta via' fino alla 'mirabile visione' finale si susseguono descrizioni di stati esistenziali e rappresentazioni simboliche di condizioni psichiche che punteggiano l'esperienza di chiunque segua la sua personalissima Via".
I tre regni dell'oltretomba sono quindi domini allegorici della psiche: "La voragine dell'inferno e' paradigmatica dell'Ombra- precisa lo studioso dei motivi simbolici della Commedia di Dante-, dove forze entropiche risucchiano l'individuo in un vortice sinistro come la direzione che Dante segue per scendere fino all'infimo grado. La montagna del purgatorio e' paradigmatica dell'Io e di ogni faticosissimo sforzo per elevarsi al di sopra delle bassezze personali, per ripristinare la luce della coscienza, per riacquistare la via a dritta, che Dante segue salendo. E la sfericita' del paradiso e' paradigmatica della dimensione indicibile del Se', dove le contraddizioni e le incongruenze dell'individuo, i conflitti e le antinomie della psiche trovano composizione in uno stato esistenziale integrato, che la poesia ritrae meglio della psicologia, ma che entrambe non sanno descrivere con precisione".
Letta in questa prospettiva, la Commedia dantesca pone delle domande: "Non chiede di collocarsi tra i penitenti o tra i glorificati, di riconoscersi in questa o in quella schiera di dannati o dei salvati, ma di rintracciare i momenti concreti in cui tutti i passaggi descritti da Dante trovano riscontro nella personale esperienza del singolo. Non ci sono invidiosi o golosi o violenti o altro, ma ci sono individui che in qualche circostanza sperimentano invidia, voracita', violenza e ogni altra pressione psichica. La pulsione individuativa a- aggiunge il docente di Teorie del simbolismo e di terapie con l'immagine presso varie Scuole di specializzazione in Psicoterapia- e' una tensione alla totalita'; chiede che si riconoscano tutte le componenti costitutive dell'individualita'".
Ogni situazione ritratta dalla Commedia, ogni personaggio incontrato da Dante pongono, allora, interrogativi del tipo: "Dove anch'io?", "In che modo anch'io?". Chiedono quali "macro-eventi dell'esistenza pongono ciascuno dinnanzi a esperienze forti di smarrimento o ritrovamento, di caduta o elevazione, di tormento o consolazione. Ma chiedono anche quali micro-eventi ci pongono quotidianamente dinanzi alle stesse categorie della vita, a manifestazioni attenuate degli stessi archetipi dell'esistenza. L'individuazione non e' una volta per sempre, ma e' nella quotidianita'. Si sostanzia e si consuma nell'incessante susseguirsi di micro-eventi apparentemente insignificanti non meno che nella clamorosa irruzione di macro-eventi di portata manifestamente nodale. La Commedia e' un affresco enorme e visionario dell'itinerario individuativo. Non e' la sola Via che conduce alla totalita' personale, ma e' certamente uno dei tracciati piu' completi e organici che portano alla visione unificata della personalissima 'nostra effige'- conclude l'analista junghiano- che ciascuno e' impegnato a comporre nel corso della sua evoluzione".
Il numero di posti e' limitato e verra' rilasciato un attestato di partecipazione. Per avere informazioni e/o partecipare alla due giorni e' necessario scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it. o visitare il sito web
www.ortofonologia.it.
(Wel/ Dire)