Al Miur tavolo su adolescenza. A Bologna Procura lancia allarme 'Blue whale'
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 giu. - "La Blue whale - che sia un fenomeno reale o una notizia rimpallata in rete che provoca effetti emulativi - mette in luce il forte disagio che pervade le nuove generazioni, che non puo' essere taciuto". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, in un articolo sul quotidiano Avvenire.
"Per questo- ha aggiunto il ministro- ho voluto, con forza e con convinzione, un tavolo di lavoro al Miur sull'adolescenza. Da inizio maggio ci siamo confrontati con piu' di 50 interlocutori, e con gli studenti, non solo oggetto della ricerca ma parte dialogante".
"Puntiamo a realizzare un 'Libro bianco' sull'adolescenza- ha sottolineato ancora Fedeli- che tenga insieme analisi e proposte di intervento, e fornisca risposte di lungo termine ai bisogni e alle esigenze delle giovani e dei giovani".
'BLUE WHALE' IN CRESCITA, A BOLOGNA LA PROCURA LANCIA L'ALLARME - L'allarme "Blue Whale", il gioco online che induce i piu' giovani a mettere in atto azioni autolesionistiche, pare fino al sucidio, suona anche in Emilia-Romagna. La garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, Clede Maria Garavini, ha diffuso una nota del Procuratore della Repubblica per i minori, Silvia Marzocchi, che allerta i servizi sociali: gli operatori devono essere pienamente consapevoli del fenomeno e cogliere per tempo i segnali di disagio.
"Risulta in aumento il numero degli adolescenti che partecipa al cosiddetto 'Blue Whale', un 'gioco' che gioco non e'", scrive Garavini in una nota della Regione. Si tratta infatti, spiega la Garante, "di una pratica di suggestione esercitata via web nei confronti di giovani e giovanissimi che vengono progressivamente indotti a compiere azioni via via piu' pericolose fino a mettere a repentaglio la loro vita".
Si ritiene necessario, secondo Garavini, "richiamare l'attenzione dei ragazzi, delle ragazze, e anche degli adulti e delle Istituzioni preposte all'educazione, alla tutela, alla prevenzione e alla cura del disagio in fase adolescenziale al fine di mettere in atto tutte le azioni necessarie per cogliere i segnali degli adolescenti coinvolti nel fenomeno e per predisporre risposte adeguate e tempestive, attivando la rete degli aiuti".
(Wel/ Dire)