(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 31 gen. - "Cultura previdenziale, trasparenza, controllo della propria posizione, possibilita' di progettare e solidarieta'". Eccoli i punti salienti del programma 'Noi Enpap' su cui puntera' la sua attenzione Angela Quaquero, candidata come consigliere al Consiglio di Amministrazione dell'Ente di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap), le cui votazioni per il rinnovo si svolgeranno dal 27 febbraio al 3 marzo.
"La nostra professione vive in Italia una contraddizione: da un lato si percepisce con forza l'emergere del bisogno di psicologia nella promozione del benessere, nelle organizzazioni, nella costruzione delle reti sociali, nell'emergenza e nella cura per citare solo qualche esempio; dall'altro- prosegue l'attuale presidente dell'Ordine degli psicologi della Sardegna- pero' siamo veramente poco riconosciuti e sostenuti, in particolare noi liberi professionisti. Dobbiamo essere competenti, ma anche capaci di progettare in modo innovativo, e non possiamo farlo in un clima di incertezza nel futuro. La previdenza e' una cosa seria, che riguarda il futuro di noi tutti. Il primo obiettivo e' quindi costruire una cultura della sicurezza".
Nell'ambito della sua esperienza personale e di lavoro Quaquero e' consapevole che "la nostra e' una professione all'80% femminile ma, se leggiamo l'impostazione Enpap fin qui portata avanti, non si vede un pensiero che tenga conto realmente delle pari opportunita'. Altre professioni hanno cominciato a porsi il problema della vita femminile con i suoi momenti di pausa dal lavoro e di rientro: la maternita' deve essere vissuta 'dentro' la professione, non come un ostacolo ad essa. Altre casse previdenziali fanno gia' molto di piu' in questo senso. È bisogna farlo con flessibilita'- consiglia la psicoterapeuta- dando alla professionista la possibilita' di scegliere le misure di sostegno piu' adatte alla sua situazione".
Un ultimo aspetto su cui si sofferma Quaquero riguarda l'accesso al credito per i giovani che vogliono fare impresa: "Occorre attivare misure di microcredito agile, veloce- conclude- che consentano di ampliare realmente il campo professionale".
Qui e' possibile vedere la videointervista della DIRE.
(Wel/ Dire)