(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 feb. - Per contrastare i comportamenti sbagliati dei giovani, tra cui il cyberbullismo, "abbiamo due possibilita': una, la piu' semplice, e' la formazione e la sensibilizzazione. L'altra e' dare voce proprio a loro, ai ragazzi. Perche' si sa, finche' parliamo noi adulti, e' difficile che veniamo ascoltati, ma se sono loro ad esprimersi direttamente, il messaggio ha molte piu' possibilita' di essere ascoltato". A dirlo e' lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola (il 7 febbraio) all'ex Caserma Guido Reni di Roma.
"E questo noi l'abbiamo fatto- ha aggiunto Castelbianco- creando oltre 250 redazioni in altrettante scuole d'Italia".
Il progetto si chiama 'La scuola fa notizia' e permette ai "ragazzi di potersi esprimere e far conoscere i loro problemi. Non solo ai loro coetanei, ma anche ai 'poveri' adulti sempre piu' racchiusi nel proprio mondo. Perche' se siamo arrivati a questo punto di difficolta' la colpa non e' loro, ma nostra. Inoltre- ha concluso lo psicoterapeuta- 40 studenti provenienti da tutte le regioni d'Italia, coordinati dall'agenzia Dire nell'ambito dell'iniziativa 'Generazioni connesse', sono qui presenti per raccontare questa importante giornata attraverso la cronaca, i social network e con videointerviste".
(Wel/ Dire)