Roma, 26 set. - L'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" sarà protagonista del "Congresso regionale Simit - Studiare il passato, comprendere il futuro" con la partecipazione di una nutrita e qualificata rappresentanza tra i relatori. Responsabile scientifico del Congresso è il dr.
Gianpiero D'Offizi, direttore dell'Uoc Malattie Infettive - Epatologia dello Spallanzani, mentre interverranno: dr. Enrico Girardi, direttore scientifico; dr. Andrea Antinori; direttore del dipartimento clinico; dr. Emanuele Nicastri, direttore dell'Uoc Malattie Infettive ad Alta Intensità di Cura; dr.
Fabrizio Palmieri, direttore dell'Uoc Malattie Infettive dell'Apparato Respiratorio; dr.ssa Stefania Cicalini, direttore dell'Uoc Infezioni Sistemiche dell'Immunodepresso; dr.ssa Gina Gualano dell'Uoc Miar; dr. Alessandro Capone della II divisione; dr.ssa Valentina Mazzotta del dipartimento clinico; dr. Vincenzo Puro e dr.ssa Silvia Pittalis del dipartimento epidemiologico.
"Il Congresso- ha spiegato il dr. D'Offizi- si propone di mettere a fuoco tutte le problematiche infettivologiche che rappresentano una sfida continua nell'ambito della Sanità pubblica. Al convegno sarà presente una numerosissima e qualificatissima rappresentanza dello Spallanzani che andrà a trattare temi estremamente importanti per la Salute dei cittadini. L'intenzione è quella di confrontarci, come infettivologi, attraverso la presentazione di casistiche ed esperienze cliniche di particolare rilevanza, rappresentative dell'attività quotidianamente effettuata nelle singole strutture di cura e di studio. Oltre a un focus sull'evoluzione della pandemia COVID-19, nel corso del Convegno si affronteranno temi differenti che andranno dal modello organizzativo della rete di Malattie Infettive, alla patologia infettiva nell'ospite immunodepresso, nel paziente fragile e all'evoluzione dell'ecosistema dei germi multi-resistenti. Verranno trattate le nuove terapie in corso di infezione HBV/HDV e i nuovi modelli innovativi di terapia nel paziente HIV".
"Simit Lazio- ha concluso D'Offizi- ha una particolare attenzione nell'incentivare e rafforzare la rete delle malattie infettive della regione con uno sguardo verso i giovani infettivologi dai quali attingere entusiasmo e nuove energie".
(Red)