Roma, 25 ott. - Dal 6 all'8 ottobre, in occasione dell'Aristotle Medical Forum 2023, la città di Salonicco ha ospitato il secondo congresso mondiale delle associazioni mediche dei greci della diaspora (2nd International Conference of Hellenic Medical Diaspora). L'evento a carattere internazionale, dal titolo 'L'Odissea dal classico al digitale', ha riunito nella città ellenica 26 associazioni e oltre 100 relatori in rappresentanza di numerosi Paesi del mondo: tra questi, Australia, Stati Uniti, Germania, Canada, Sudafrica, Egitto, Italia, Francia e Inghilterra. "La due giorni- ha spiegato all'agenzia Dire il presidente del Consiglio direttivo dell'Associazione Medici Ellenici d'Italia (Amei), Dimitrios Varvaras- è stata l'occasione per discutere e confrontarci sui più di 40 diversi topics come Sanità Integrata, Approcci alla formazione medica del futuro, Le donne in medicina, Processi decisionali condivisi, Mentoring in Medicina, Innovazione in Medicina: l'AI e le nuove tecnologie, I Centri di eccellenza con un feedback tra la realtà greca e quella che tutti noi medici greci della diaspora viviamo nel Paese in cui lavoriamo".
L'evento in Grecia si è tinto anche dei colori dell'Italia.
"Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il vicepresidente dell'Omceo Roma, Stefano De Lillo, ci hanno onorato con due videomessaggi, in cui, oltre ad augurare buon lavoro a tutti noi, hanno testimoniato di essere fianco delle associazioni dei medici ellenici".
Varvaras, iscritto appunto all'Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, ha poi aggiunto che "tutti i partecipanti sono stati estremamente soddisfatti delle conclusioni raggiunte al termine dei lavori, tutti all'insegna di un grande e importante scambio proficuo e costruttivo sulle tematiche di medicina del presente e del futuro. Uno scambio culturale di grande aiuto per ognuno di noi nella pratica medica quotidiana. Ne sono un esempio alcuni test genetici nel tumore presentati dai colleghi degli Stati Uniti che riguardano la genetica delle cellule neoplastiche e lo sviluppo della resistenza a specifiche terapie da parte di alcuni tumori, volti a definire i meccanismi della resistenza e a trovare alternative terapeutiche valide per 'cucire' sul paziente una terapia personalizzata. Il loro know-how può aiutare noi a inserire questi test genetici anche in Italia anche grazie a riunioni con l'Ordine dei medici e con il ministero".
Due le tematiche principali delle quali si è discusso molto a Salonicco. "Sicuramente- ha tenuto a sottolineare Dimitrios Varvaras- l'intelligenza artificiale nella pratica clinica quotidiana e le sue innumerevoli applicazioni e potenzialità al quale ha partecipato come relatore il segretario del consiglio direttivo Amei, dottor Aris Besharat, iscritto all'Ordine dei Medici-chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma, e poi i centri di eccellenza, ovvero dare risposte adeguate e di qualità alla domanda che viene posta, sia essa di alta o di bassa complessità assicurando i migliori risultati per l'utenza, la migliore qualità delle prestazioni e, in sintesi, la richiamata tutela della salute".
"Per il Servizio sanitario nazionale- ha poi proseguito- questi centri di eccellenza costano meno, perché tutto è standardizzato con una migliore allocazione delle risorse".
Insieme al presidente dell'Associazione dei medici ellenici della Germania, Dimitrios Varvaras ha avuto il compito di moderare una sessione sulle differenze che caratterizzano i centri di eccellenza in Paesi come Stati Uniti, Germania, Italia e Grecia. "Quando tutto segue regole e protocolli ben precisi- ha ricordato- il risultato finale terapeutico è il migliore e costa di meno, proprio perché è standardizzato".
Nel corso della due giorni si sono inoltre svolti incontri con il ministro della Sanità della Grecia, Michalis Chrisochoidis, il Segretario Generale della Diplomazia Pubblica e della Diaspora Greca, Ioannis Chrysoulakis, e con il Rettore dell'università di Salonicco, "città - ha affermato Varvaras- che aspira a diventare la capitale dei medici ellenici della diaspora".
E a Salonicco si è ovviamente discusso di progetti futuri.
"Tra questi mi piace porre l'accento su quello che prevede di portare sull'isola di Kos, patria di Ippocrate, tutti i migliori medici laureati in medicina in Italia, che in una cerimonia suggestiva per prestare l'autentico giuramento di Ippocrate proprio presso l'Asklepion, il sancta sanctorum della medicina ippocratica, il santuario dedicato ad Esculapio, il Dio della medicina. Un progetto ad ampio respiro internazionale, dunque, che prenderà il via dalla culla della medicina, sottolineando l'importanza del Giuramento di Ippocrate, che oggi, 2.500 anni dopo la sua stesura, insegna il dovere e il valore morale della funzione del medico".
Infine una mano tesa al nostro Paese. "Negli ultimi 60 anni si sono laureati in Italia 22mila medici greci. Noi- ha concluso- rappresentiamo l'Italia nel mondo, esportiamo know-how e possiamo essere un ponte per far arrivare proprio in Italia medici greci, pronti a dare una mano al Servizio sanitario nazionale, che sta vivendo una grave carenza di personale medico e paramedico".
(Red/Dire)