Roma, 3 ott. - Domenica 8 ottobre si celebra la seconda giornata nazionale degli ospedali storici, che offrirà al pubblico la possibilità di conoscere uno dei "giacimenti" culturali oggi meno noti ma sicuramente più interessanti e fecondi della storia del nostro paese. Da Milano, Firenze, Venezia, Roma e Napoli, passando per Alessandria, Brescia, Lodi e l'Emilia Romagna, sarà possibile visitare gratuitamente luoghi spesso chiusi al pubblico, veri e propri tesori nascosti all'interno di storiche istituzioni ospedaliere, collezioni d'arte, antichi strumenti sanitari, chiese ed edifici monumentali, biblioteche e rare collezioni librarie.
L'iniziativa è organizzata da Acosi (Associazione culturale ospedali storici italiani), l'associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 2019 per condividere le migliori pratiche di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio artistico, storico, culturale ed architettonico degli ospedali storici d'Italia, oltre che promuovere l'incremento trasparente e sostenibile del patrimonio scientifico materiale e immateriale in possesso di aziende sanitarie ed ospedaliere. L'obiettivo è anche di contribuire a creare un nuovo modello di servizio culturale e turistico, incentivando la collaborazione con le istituzioni e le associazioni territoriali. Acosi, inoltre, riconosce il valore sussidiario dei musei e delle opere per il potenziamento dell'attività sanitaria e assistenziale e per una maggiore "umanizzazione" delle cure attraverso una fruizione diretta ai pazienti e familiari del patrimonio culturale.
Grazie ad un protocollo firmato con il Ministero della Cultura e il Ministero della Salute, la manifestazione vede come grandi protagonisti ben 14 ospedali storici, tra i più belli d'Italia, che apriranno al pubblico 22 luoghi di interesse artistico e culturale. La presidenza di Acosi è a rotazione ogni anno tra i vari enti partecipanti: per il 2023 è in capo a Milano con Marco Giachetti, presidente della Fondazione Irccs Ca' Granda Policlinico.
"Gli ospedali italiani sono da sempre al servizio della salute dei cittadini- spiega Marco Giachetti, presidente del Policlinico di Milano e presidente di Acosi per il 2023- L'alto livello delle cure erogate trova le sue origini nella storia plurisecolare di questi ospedali, che sono anche eredi di una formidabile ricchezza di storia e cultura. L'arte del curare si è affinata nei secoli, ed è raccontata bene negli oggetti e nei documenti custoditi dai più antichi ospedali storici d'Italia. Un patrimonio inestimabile dal punto di vista culturale e artistico, che intendiamo far riscoprire ai cittadini grazie alle iniziative di Acosi, l'Associazione Culturale degli Ospedali Storici Italiani, con l'obiettivo di diffondere la conoscenza di una nobile tradizione di assistenza e il patrimonio di beni culturali che la illustra".
Durante la Giornata degli Ospedali Storici, nelle sedi aperte al pubblico sarà possibile anche assistere a concerti di musica classica a cura dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, con il sostegno del Ministero della Cultura. I concerti saranno ispirati alle complesse relazioni tra epidemie e innovazioni artistiche, con repertori che valorizzano la storia musicale delle varie località.
INFO TECNICHE PER PRENOTAZIONE - Per dettagli, orari e prenotazioni: https://www.acosi.org/attivita-culturali/ Per scoprire gli orari e le modalità di accesso in ogni singola struttura, città per città, è possibile collegarsi al sito www.acosi.org. Le iniziative di Acosi proseguono a Milano il 17 e 18 novembre, con l'Assemblea nazionale dei Soci e il Convegno aperto al pubblico dal titolo Giardini terapeutici: dagli "Horti simplicium" agli "Healing Gardens". Il tema scelto vuole sensibilizzare i professionisti degli ospedali (sanitari e progettisti) con la riscoperta e valorizzazione di esempi del passato, per proporre nuove strade di miglioramento degli ambienti di cura e dei percorsi terapeutici. L'argomento, di grande attualità, è di sicuro interesse anche per il grande pubblico. Per informazioni: www.acosi.org.
(Red)