Roma, 27 nov. - Intercettare i segnali prima che si arrivi al femminicidio, agli abusi, alla violenza conclamata. Per farlo si deve investire anche nella formazione del personale sanitario e creare una rete socio-sanitaria strutturata sul territorio che sia d'aiuto e che oggi ancora non c'è. Lo ha spiegato il segretario dell'Omceo Roma, Cristina Patrizi, responsabile scientifica del corso 'Testimonianze e proposte contro il femminicidio, la violenza sui minori e i soggetti fragili' promosso dall'Ordine capitolino proprio nella Giornata del 25 novembre dedicata al contrasto alla violenza sulle donne.
L'evento è stato aperto dai saluti del presidente Antonio Magi.
"E' importante focalizzare l'attenzione sulle donne- ha sottolineato Patrizi- ma anche sui minori e i soggetti fragili: aspetti diversi di un unico fenomeno sociale e culturale di degrado e decadimento dei costumi. Nel corso della giornata sono stati trattati temi come il Codice rosso, che "necessita di una rivisitazione perchè parzialmente inadeguato. Come Omceo Roma siamo impegnati per favorire la formazione dei professionisti medici nell'individuazione dei segnali precoci di allarme ed è un ruolo difficile. E' una questione di attenzione culturale, di supporto socio-psicologico- ha aggiunto Patrizi- e chiediamo alla parte politica di aiutarci nell'individuare un percorso sul territorio. Negli ospedali esistono quelli di presa in carico ma un pediatra o un medico di famiglia che ha un sospetto deve avere una rete strutturata socio-sanitaria non intrusiva ma che sia di riferimento; noi speriamo che possa realizzarsi prima che abusi e violenza diventino altri femminicidi".
Un appuntamento, svolto presso l'Aula 'Roberto Lala' della sede dell'Ordine, organizzato con due sessioni di lavoro moderate dalle coordinatrici del corso, Sabrina Santaniello e Maria Grazia Tarsitano. "Noi siamo un ente sussidiario dello Stato e abbiamo la volontà e il dovere di portare il nostro contributo. Il percorso di contrasto alla violenza sulle donne può essere migliorato e siamo partite dai racconti delle nostre colleghe" ha sottolineato Tarsitano, consigliera Omceo Roma e coordinatrice della Commissione ECM (Educazione Continua in Medicina) che ha valorizzato lo spirito propositivo che il corso deve avere.
Bisogna "migliorare il percorso di accoglienza delle donne che hanno subito violenza, fin dall'accesso al Pronto soccorso. Del fenomeno dobbiamo sentirci tutti responsabili- ha detto ancora- e i fatti ci ricordano che siamo lontani dal risolverlo".
Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha mobilitato piazze, scuole, luoghi di lavoro, il Parlamento. "Giulia è di fatto ormai un simbolo di tutte le donne cadute per mano di un uomo, uomini che non superano la ferita narcisistica di esser lasciati- ha dichiarato invece Santaniello, consigliera odontoiatria dell'Ordine dei medici di Roma- Il programma del nostro corso permette di analizzare il femminicidio sotto diversi aspetti ma anche di sensibilizzare la cittadinanza. Dobbiamo trovare nuovi paradigmi educativi a partire dalla formazione degli operatori sanitari ma anche dalla lotta degli stereotipi di genere, dalle famiglie e dalle scuole. Noi odontoiatri poi- ha aggiunto- possiamo dare un contributo come 'sentinelle' del territorio per cogliere i primi segnali nel rapporto fiduciario con la paziente, dalle lesioni di bocca, rottura di denti, ferite da traumi. La formazione è importante per questo e il dentista può essere formato per indirizzare queste pazienti. Proprio come il medico di medicina generale ha consuetudine di vedere intere famiglie; basta pensare alla distribuzione sul territorio per capire che possono fare davvero tanto", ha concluso Santaniello.
La senatrice Cinzia Pellegrino - ha sottolineato con soddisfazione Patrizi - ha recepito le istanze ordinistiche e si è impegnata a valutare tutte le possibilità legislative e organizzative per supportare tali proposte, mettendo anche in evidenza l'attività del Governo che in poco tempo ha già posto in essere azioni legislative a integrazione delle carenze purtroppo presenti nel Codice rosso. "Dall'Omceo Roma- ha affermato poi Pellegrino- un'analisi interessante del fenomeno della violenza sulle donne. L'importante lavoro svolto dai medici di prossimità è uno strumento per farla emergere. Grazie a tutti coloro che si spendono sul territorio quotidianamente a tutela della salute e della dignità delle donne".
MASELLI: FORMAZIONE MAI TROPPA, COSÌ CRESCE CAPACITÀ INTERCETTARE SEGNALI VIOLENZA - "L'iniziativa dell'Ordine dei medici di Roma è molto positiva, perché sappiamo che la formazione non è mai troppa". Così Massimiliano Maselli, assessore ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore e Servizi alla Persona della Regione Lazio, parlando del corso di formazione promosso dall'Ordine dei Medici di Roma.
"Corsi come questo- ha proseguito- possono alzare ancora di più la capacità dei medici e degli odontoiatri di percepire o percepire più rapidamente, come 'sentinelle', degli eventuali pericoli. I medici ovviamente dovranno segnalare i casi per esempio ai dipartimenti di Salute Mentale oppure, nelle situazioni più gravi, le segnalazioni dovranno arrivare anche alle forze dell'ordine". Secondo Maselli, formazione "vuol dire anche prevenzione, è un importante combinato, perché la prevenzione si fa sempre quando si ha consapevolezza della problematica. Quindi ben venga il corso di formazione organizzato dall'Ordine dei medici di Roma".
(nella foto il presidente Magi)
(nella foto un momento dell'incontro)
(nella foto Sabrina Santaniello)
(nella foto da sinistra Maria Grazia Tarsitano, la senatrice Cinzia Pellegrino e Cristina Patrizi)
(Red/ Dire)