Roma, 13 nov. - "Siamo molto contenti di iniziare nuovamente a focalizzare l'attenzione sulla fibromialgia, patologia poco strutturata per quanto attiene al percorso assistenziale, almeno in questa regione". Lo ha dichiarato Cristina Patrizi, segretario dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Roma, a margine dell'incontro dal titolo 'Focus su fibromialgia: la necessità di un percorso integrato', secondo evento dell'Area Medica-Pastorale sanitaria Diocesi di Roma e Omceo Roma, ospitato presso l'aula 'Roberto Lala' dell'Ordine della Capitale.
"Sulla fibromialgia- ha proseguito- c'è un discorso che abbiamo instaurato da tempo con la Pastorale Diocesana. L'anno scorso abbiamo già realizzato un primo evento, questo è il secondo. Un percorso integrato con tutte le strutture universitarie territoriali sanitarie del Lazio che si occupano di reumatologia. Abbiamo ritenuto importante- ha poi evidenziato Patrizi- fare un percorso formativo, aperto alla medicina generale, agli specialisti e al territorio per focalizzare alcuni aspetti di particolare interesse".
La fibromialgia, ha poi ricordato, "è una patologia che ancora non ha un suo Pdta strutturato. Stiamo lavorando per questo, perché si arrivi a una identificazione precoce dei pazienti affetti da questa patologia complessa, perché attiene a una sfera multidisciplinare: il paziente ha una serie di disturbi e arrivare a diagnosi non è così semplice".
"Il nostro impegno- ha tenuto a sottolineare il segretario dell'Omceo Roma- insieme alle società scientifiche e a tutte le strutture ospedaliere, territoriali e universitarie che ci hanno sostenuto in questa attività, che insieme alla Pastorale Diocesana come Ordine abbiamo accolto con piacere, è quello di addivenire a un percorso di trattamento, diagnosi, terapia e prevenzione, laddove possibile strutturato".
"All'incontro multidisciplinare- ha inoltre detto Patrizi- prendono parte tutti gli specialisti interessati: dal medico di medicina generale al reumatologo, dall'ortopedico al neurologo, dal sostegno psicologico a questo tipo di pazienti al fisiatra. Quindi- ha concluso- un percorso complesso e coordinato che vogliamo arrivi presto a vedere condiviso e approvato un Percorso diagnostico e terapeutico di presa in carico di questo tipo di pazienti".
(guarda l'intervista a Patrizi)
ALDAMA (DIOCESI ROMA): SPESSO PAZIENTE FIBROMIALGICO SI SENTE MALATO IMMAGINARIO - "Abbiamo affrontato la problematica della sindrome fibromialgica, una patologia molto complessa, perché spesso i malati affetti da fibromialgia si sentono malati immaginari. Purtroppo è una patologia che reca tanta sofferenza nel malato, non solo dal punto di vista fisico ma anche emotivo, familiare, sociale, economico e lavorativo". Lo ha spiegato, sempre durante l'incontro, la responsabile Area Medica-Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma, Edith Aldama.
"Come Area Medica dell'ufficio di Pastorale Sanitaria della Diocesi di Roma- ha proseguito- abbiamo voluto aprire una finestra di ascolto e vicinanza a questa categoria di malati, soprattutto perché la fibromialgia è una patologia che non è ancora riconosciuta dallo Stato italiano e non è inserita nei Livelli essenziali di assistenza".
"Quindi- ha evidenziato Aldama- ci troviamo di fronte a malati che, purtroppo, non hanno diritti. E su questo l'Ordine dei medici ha dato un grande sostegno, è stato molto vicino a questa causa, per portare un senso di sensibilizzazione, soprattutto per creare formazione nei medici di medicina generale, il primo approccio del paziente. E questo è un modo per poter fare rete anche con tutte le strutture ospedaliere coinvolte, attraverso il nostro Tavolo sulle malattie reumatologiche dove siedono dieci strutture ospedaliere attraverso i loro direttori di Uoc e Uosd di reumatologia, fisiatria, neurologia, terapia del dolore, anche con uno sguardo dal punto di vista psicologico".
"È importante dare attenzione a queste patologie- ha concluso- perché fondamentalmente recano al malato tanta sofferenza e questa è una battaglia che come Area Medica della Diocesi di Roma stiamo portando avanti".
(guarda l'intervista ad Aldama)
(Red/Dire)