Roma, 6 nov. - Una tac 128 strati di ultima generazione, due angiografi, un telecomandato digitale e due angiografi. Un investimento tecnologico da 5 milioni di euro di fondi Pnrr diventato realtà all'ospedale Sant'Andrea di Roma che il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha potuto vedere in funzione dal vivo accompagnato dalla dg Daniela Donetti, e insieme alla rettrice dell'Università Sapienza, Antonella Polimeni, e al preside della facoltà di Medicina e psicologia di Sapienza, Erino Angelo Rendina.
Questo potenziamento dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea si aggiunge ad altre 13 attrezzature del PNRR già acquisite, ai 2,5 milioni per la digitalizzazione e ai 300 mila euro per la realizzazione della COT aziendale, la struttura di collegamento ospedale-territorio fondamentale per l'implementazione del nuovo modello di assistenza.
La Tac a 128 strati di ultima generazione è una macchina estremamente veloce e accurata, utilizzata per il centraggio del bersaglio in ambito oncologico, ma anche per trattamenti innovativi come le procedure di radioablazioni per eradicare le aritmie ventricolari.
La gamma camera ibrida della Medicina nucleare consente di acquisire contestualmente immagini scintigrafiche e radiologiche con una migliore risoluzione anatomo-funzionale rispetto ai modelli tradizionali, rafforzando la leadership del Sant'Andrea nella diagnostica delle infezioni occulte e nella diagnosi e cura dei tumori tiroidei, neuroendocrini e prostatici.
Il telecomandato digitale effettua esami radiografici contrastografici degli apparati gastro-intestinale e uro-genitale, indispensabili nella gestione post-operatoria dei pazienti, oltreché negli studi dinamici della deglutizione, prestazione diagnostica realizzata in poche altre strutture oltre al Sant'Andrea. I due angiografi vascolari di ultima generazione, infine, rispondono in modo moderno, sicuro ed efficiente alle esigenze di radiologia interventistica clinica e operativa di una popolazione di pazienti, in continua crescita, affetti da tumori, ischemia dell'arto, stroke, emorragie e traumi.
"Le opportunità offerte dalla health-tech sono cruciali per la formazione di competenze specifiche, ma rappresentano anche uno strumento didattico eccezionale per plasmare le menti dei nostri giovani medici affinché siano sempre rivolti verso il futuro, verso la ricerca di quello che ancora non si conosce e va esplorato- ha commentato la rettrice Polimeni- È questo il tratto distintivo di un Policlinico Universitario: fare il meglio, fare un passo nella direzione del progresso ed insegnare come procedere su questo cammino".
La dg Donetti ha sottolineato che "abbiamo già speso il 95% dei fondi stanziati per il rinnovo del parco relativo alla radiotecnologia. Stiamo finendo di ristrutturare la sala operativa. Abbiamo corso perché potenziare la diagnostica di precisione significa garantire prestazioni assistenziali innovative e personalizzate".
Il presidente Rendina ha infine ricordato che "investimenti in tecnologie così avanzate accompagnano quotidianamente la ricerca scientifica e aprono le porte a procedure cliniche e operatorie innovative".
(Red)