Roma, 31 mar. - "L'indagine è operativa da un paio di giorni sul sito dell'Ordine dei Medici di Roma e vi hanno già aderito numerosi colleghi. Si tratta di una survey promossa dall'Omceo Roma, in particolare, dalla Commissione Studi e Ricerca, di cui faccio parte, e che vede la partecipazione del responsabile scientifico, il professor Capelli, ordinario di Igiene e Responsabile del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute dell'Istituto Superiore di Sanita', e del professor Damiani, professore di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, consigliere e coordinatore ordinistico della Commissione". Il segretario dell'Omceo Roma, Cristina Patrizi, si sofferma sull'indagine chiamata a fare luce sulla soddisfazione lavorativa e sulla qualità della vita dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri lanciata dall'Ordine di Roma e provincia.
L'adesione allo studio, avviato dall'Omceo Roma, è volontaria e sarà possibile partecipare al questionario, in forma anonima, almeno fino alla fine di aprile. I risultati saranno poi oggetto di una pubblicazione. "La survey- prosegue Patrizi- ha una particolare rilevanza. In un momento in cui vi sono tutte le criticità sulla professione medica derivanti dal cronico sottofinanziamento, da anni terribili di pandemia, da una tendenza, che sembra irreversibile, all'uscita anticipata dei colleghi dalla professione medica con pensionamenti anticipati e dimissioni, ci sembrava importante proporre un'indagine proprio per comprendere meglio il fenomeno e dare un contributo di tipo scientifico e improntato sulle riflessioni".
"Per noi- aggiunge- era infatti fondamentale indagare il fenomeno ed avere poi dati confrontabili, su cui si possa fare un'analisi metodologicamente corretta e che possa portare a riflessioni motivate e non frutto di estemporanee dichiarazioni o considerazioni".
La Commissione Studi e Ricerca dell'Omceo Roma ha così individuato una serie domande che, costruite sulla base della evidenza scientifica presente a livello internazionale, indagano la realtà italiana, in particolare quella della provincia dei medici che l'Omceo Roma rappresenta. "Tra i vari settori della professione, quindi medici convenzionati, medici liberi professionisti, medici dipendenti, pediatri e specializzandi- sottolinea Patrizi- andiamo a capire cosa si aspettano e quale sia il loro sentire sulla professione. Chiediamo loro come questa impatti sulla propria vita privata, come comprometta la qualità della vita di tutti i giorni, che influenza abbia sul lavoro e sulla possibilità di fare carriera".
La survey si sofferma poi sulle diverse sensazioni percepite da uomini e donne. "La nostra professione è al femminile- tiene a precisare Patrizi- perchè la percentuale delle iscritte donne agli Ordini è andata aumentando in maniera esponenziale".
Parte dello studio si indirizza sul senso di disorientamento, quello che viene definito burnout, ovvero lo stress lavorativo e l'impatto sulla vita privata. "In una professione mirata alla cura, che è chiamata a prendersi cura e a curare allo stesso tempo- dichiara il segretario dell'Omceo Roma- lo stress e la situazione di burnout possono inficiare la relazione medico-paziente".
L'obiettivo dell'indagine è dunque chiaro. "Vogliamo studiare tutti questi aspetti e comprenderne il meccanismo, proprio per fornire ipotesi di soluzione. Se vogliamo che i medici continuino a lavorare e abbiano voglia di farlo nel nostro Paese, devono esserci le condizioni che consentano loro di lavorare in serenità , con soddisfazione, con prospettive gratificanti e non, invece, in una situazione di stress costante e permanente, che fa ancora più danno in una professione come quella medica".
"Quando l'oggetto del lavoro è la salute pubblica dei cittadini- conclude Patrizi- le condizioni devono essere migliori e ottimali, altrimenti si rischia di commettere errori e che le persone vogliano uscire da un sistema di questo tipo".
Questo il link per rispondere alla survey:
https://limesurvey.ordinemediciroma.it/index.php/168818?lang=it.
(Fde/Dire)