Roma, 4 mag. - "Qui a Roma eravamo oltre 3 mila". Quello arrivato dalla piazza "è stato un messaggio spontaneo, una manifestazione voluta da tutti. Le persone hanno sentito davvero quello che è stato il dramma di noi professionisti, ma non è un problema solamente del personale medico o sanitario: è un problema che riguarda tutti noi". Lo ha detto Antonio Magi che ha partecipato, come presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, alla fiaccolata in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra di Pisa uccisa mentre usciva dal lavoro per tornare a casa per mano di un ex paziente.
Per il presidente dell'Omceo Roma "dobbiamo recuperare quello che chiamavamo il 'rapporto di coppia' tra medico e paziente: stavolta non è soltanto un discorso fiduciario, ma c'è un problema di natura psichiatrica e anche di organizzazione dei centri di salute mentale che sono quelli più soggetti a questi tipi di azioni così violente".
Quello che arriva dai camici bianchi d'Italia "è un messaggio al Governo: "Bisogna passare dalle parole ai fatti". Per Magi "l'importante è fare comprendere che bisogna smetterla con la violenza, organizzare meglio i servizi e avere più personale.
Questo permetterebbe a noi di utilizzare al meglio la nostra capacità professionale per i cittadini, e ai cittadini stessi di ricevere quelli che sono servizi a cui hanno diritto per Costituzione".
Da Roma a Milano, da Bologna a Torino, da Napoli a Palermo sono state decine in tutta Italia le manifestazioni di psichiatri, altri professionisti della salute mentale, medici e operatori sanitari che ieri sera - in contemporanea - hanno riempito piazze e strade del Paese.
Nella Capitale migliaia i professionisti che si sono ritrovati a piazza dell'Esquilino per la fiaccolata. L'iniziativa, organizzata qui come nel resto d'Italia con il sostegno degli Ordini provinciali dei Medici e della Società italiana di psichiatria (Sip) insieme a diverse altre società professionali e scientifiche, ha avuto l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul tema della violenza nei luoghi di lavoro della sanità , dagli ospedali agli ambulatori, con particolare riguardo a quelli adibiti alla cura e alla riabilitazione di chi soffre di disturbi mentali.
(guarda la videointervista di Magi)
(Mgn/ Dire)