Roma, 26 lug. - "Non siamo andati al Mef con l'ansia del commissariamento, perché non c'e'. Ma è ovvio che finché sei in piano di rientro, se sbagli o ci sono numeri che non tornano, ci sono parametri rispetto ai quali scatta in automatico. Al momento non ci sembra ci siano queste condizioni, quindi non è questo il tema". Lo ha detto il governatore del Lazio, Francesco Rocca, nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale dove ha commentato sia la parifica della Corte dei Conti della parte sanitaria del bilancio 2021 della Regione, sia il tavolo col Mef che si è svolto ieri pomeriggio sul monitoraggio del disavanzo sanitario.
Da questo incontro è emerso che il Lazio potrebbe riavere indietro 88 milioni sui 218 tagliati dal bilancio a garanzia a marzo proprio per coprire il disavanzo sanitario. "In questo dialogo molto serrato col ministero dell'economia ci farebbe piacere venissero svincolate queste somme perché avrebbero un impatto favorevole. E la nostra intenzione sarebbe quella.di reinvestirli in sanità - ha spiegato Rocca- Ottanta milioni sono tanta roba ma non è su questo che balla il commissariamento. Non ci stracciamo le vesti se dovessero arrivare a settembre perché è talmente delicata la situazione in Regione Lazio che pur nel dispiacere di non avere subito questi soldi, comprendo le necessità del Mef di approfondire".
Il commissariamento infatti balla su un disavanzo che a marzo era di 700 milioni e a giugno ha fatto registrare un tendenziale più che dimezzato. L'assessore al Bilancio, Giancarlo Righini (anche lui presente in conferenza stampa), ha ribadito che allo stato il disavanzo è poco sopra i 300 milioni ed è fiducioso che a fine anno questa somma sarà azzerata.
"E' ovvio che è una sfida enorme arrivare a fine anno all'azzeramento del disavanzo sanitario, dobbiamo progressivamente ridurre, il Mef al tavolo ci da' delle indicazioni su cui lavorare e a queste ci atterremo- ha proseguito Rocca- Se i parametri vengono rispettati e il tavolo di verifica continuerà a vedere miglioramenti, il rischio commissariamento non c'è".
Insomma, il quadro sta cambiando e le prospettive nefaste di primavera stanno lasciando posto ad altre più ottimistiche: "A marzo non potevo escludere il rischio commissariamento perché c'erano 700 milioni (di disavanzo, ndr) sul groppone e non era chiaro il tendenziale- ha spiegato Rocca- Oggi invece la nostra posizione è di ottimismo e mi sembra di poter dire anche con grande trasparenza per tutto ciò che riguarda la spesa sanitaria".
Al Mef "stanno procedendo ad alcune ultime verifiche contabili, una cosa che non gli ha consentito di sbloccare subito questi 88 milioni. Quando al Mef finiranno di quantificare ci diranno se sono serviti tutti oppure solo una parte. Quello che avanza ce lo restituiranno", ha spiegato l'assessore Righini.
"Nel momento in cui avremo queste risorse, le potremo mettere in bilancio. L'idea dell'amministrazione è di rimetterle nella sanità ", ha concluso Rocca.
(Red)