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Epilessia, trattamento inadeguato per 40% pazienti europei
Roma, 18 lug. - Presentata la seconda edizione del Rapporto 'Headway - A new roadmap in Brain Health: Focus Epilessia', nell'ambito di una collaborazione tutt'ora in corso finalizzata alla condivisione delle conoscenze, alla sensibilizzazione e alla promozione di una migliore condizione di salute e di vita delle persone affette da epilessia in Europa.
I risultati del Report sono stati illustrati a Roma, in occasione di un evento organizzato presso lo Spazio Europa, gestito dall'Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, con l'obiettivo di promuovere la condivisione delle esperienze dei vari Paesi sull'epilessia e favorire il dibattito sulla situazione in Europa. All'evento ha partecipato un gruppo multidisciplinare e inter-funzionale di esperti in epilessia, provenienti dal settore Accademico, dall'Advocacy e dalla Sanità.
Headway - A new roadmap in Brain Health: Focus Epilessia restituisce una fotografia aggiornata e ulteriori analisi dei risultati dei rapporti degli anni precedenti, fornendo dati complessivi di tutta Europa e dei singoli Paesi, con lo scopo di identificare le sfide e trovare possibili soluzioni che riducano il peso che l'epilessia ha sull'assistenza sanitaria e sulla società in generale. Il Rapporto ha dimostrato il persistere di un gap terapeutico per l'assistenza all'epilessia in Europa, con differenze significative sull'accesso alle cure tra i vari Paesi. È importante notare che, in Europa sebbene circa il 70% delle persone affette da epilessia risponda al trattamento, circa il 40% - e fino al 90% in alcune aree - non riceve un'assistenza soddisfacente.
In Italia, la prevalenza dell'epilessia è di circa 7,9 casi per 1.000 abitanti, tra le più alte tra i Paesi dell'UE inclusi nel Rapporto. In totale, si stima che circa 500.000 persone ne siano affette e che il costo annuale diretto per il Sistema Sanitario sia più di 900 milioni di euro. Inoltre, ogni anno, 1 paziente su 1.000 muore a causa di SUDEP, Sudden Unexpected Death in Epilepsy, morte improvvisa e inattesa.
Dal Rapporto è emerso inoltre che l'epilessia è una condizione che mette a rischio l'integrazione dei giovani pazienti anche all'interno dell'ambiente scolastico. Secondo i dati, quasi la metà degli insegnanti italiani ha avuto in classe un alunno con epilessia, ma il 64% di loro non ha ricevuto una formazione adeguata su come affrontare eventuali crisi epilettiche e solo due terzi dei casi di alunni con epilessia vengono segnalati agli Istituti scolastici, a causa della difficoltà a parlare di questa patologia.
"L'epilessia ha un importante impatto su coloro che vivono con questa malattia e gli studi dimostrano che la qualità della vita va ben oltre il solo controllo delle crisi e interessa quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana, tra cui lo stigma nelle interazioni sociali, l'autostima, l'indipendenza, la memoria, il sonno e la salute mentale", ha dichiarato Elisa Milani, Project Coordinator e Consultant Area Healthcare di The European House - Ambrosetti. "Siamo orgogliosi del nostro lavoro, svolto in collaborazione con Angelini Pharma, che ha permesso di condividere la piattaforma Headway e che speriamo incoraggi un maggiore approfondimento e stimoli il dialogo sui numerosi impatti che ha l'epilessia e su come possiamo assicurare ai pazienti una migliore qualità di vita".
Anche se attualmente non esiste una cura per l'epilessia, se correttamente diagnosticata, questa può essere gestita con trattamenti innovativi ad hoc che consentono ai pazienti di avere una qualità di vita soddisfacente.
"È di fondamentale importanza per pazienti e società continuare a stimolare il dibattito sui temi della salute del cervello e sulla quotidianità che vivono le persone con patologie neurologiche a beneficio di tutto il Sistema. L'impatto globale delle malattie neurologiche sulla società e sui Servizi Sanitari, infatti, è molto elevato. Una diagnosi di epilessia conferisce all'individuo una disabilità significativa, che include problemi fisici, psicologici e sociali ed è, quindi, fondamentale trovare soluzioni adeguate, migliorare la conoscenza e la consapevolezza sulla patologia per sensibilizzare e per abbattere i pregiudizi e definire le priorità da qui ai prossimi 10 anni", ha spiegato Nicola Specchio, Responsabile dell'Unità Operativa Epilessie Rare e Complesse nel Dipartimento di Neuroscienze all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
La disomogenea distribuzione delle risorse e la bassa priorità riservata alla gestione dell'epilessia sono alcune delle cause dei costi diretti più elevati per i Sistemi Sanitari e della diminuzione della qualità della vita dei pazienti. L'iniziativa Headway ha compreso un'analisi multi-stakeholder e multi-dimensionale che ha interessato la Sanità, l'Industria Privata, il Mondo Accademico e i governi, e la raccolta dei contributi, tra gli altri, di Associazioni Pazienti, clinici e Policy Maker.
"Molte persone che vivono con l'epilessia in Europa non ricevono cure ottimali e sono quindi a maggior rischio di crisi incontrollate e di numerose comorbilità associate, tra cui l'incapacità di svolgere le attività quotidiane, le lesioni e, in alcuni casi, persino la morte prematura", ha dichiarato la dott.ssa Francesca Sofia, Presidente dell'International Bureau of Epilepsy. "Il rapporto Headway presentato oggi afferma nuovamente l'urgente necessità per la nostra comunità di pazienti di partecipare ad un appello condiviso, con l'obiettivo di garantire che ogni persona che vive con l'epilessia in Europa abbia accesso e riceva le migliori cure possibili".
I risultati del Report indicano che un maggiore approfondimento sugli effetti clinici ed economici della malattia, lo sviluppo di strumenti di ricerca e metodi di raccolta dei dati e la creazione di momenti di formazione e tutoraggio per gli stakeholder contribuirebbero a incrementare una maggiore capacità di risposta alle esigenze sanitarie e socioeconomiche delle persone affette da epilessia.
Inoltre, l'omogeneità delle linee guida dei decisori politici a livello transnazionale contribuirebbe a garantire un approccio europeo olistico e a semplificare l'attuazione del Piano d'azione globale intersettoriale sull'epilessia e altri disturbi neurologici (IGAP) in questi Paesi. L'educazione continua e la sensibilizzazione del pubblico e dei media rimangono un pilastro fondamentale per promuovere ambienti di lavoro, educativi e sociali più inclusivi e reattivi.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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