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Magi: "Commissione Nordio trovi soluzioni su tema colpa professionale, medici hanno bisogno di serenità "
Roma, 12 lug. - "L'Italia è l'unico Paese europeo, insieme alla Polonia, a prevedere sanzioni penali per gli errori medici. Ma se in futuro non si potesse arrivare a una vera e propria depenalizzazione della responsabilità medica, la Commissione Nordio dovrà comunque trovare delle soluzioni che permettano al medico di lavorare in serenità , e al cittadino di essere garantito". A dirlo è Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma (Omceo Roma), in merito al lavoro che la Commissione ministeriale per lo studio e l'approfondimento delle problematiche relative alla colpa professionale medica, istituita dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sta portando avanti per rivedere la Legge 'Gelli-Bianco'.
Per Magi le strade da intraprendere possono essere diverse.
"Innanzitutto- spiega- si può pensare di applicare lo stesso principio tabellare che le assicurazioni applicano quando c'è un incidente con danno alla persona. La tabella- prosegue Magi- indica qual è il risarcimento rispetto al numero di punti di indennità che ha la persona in questione. Non è un risarcimento vero e proprio ma è un indennizzo. Non si capisce, invece, perché oggi, di fronte a uno stesso danno, dovuto però a un errore professionale e non a un incidente stradale, debbano essere previsti milioni di euro di risarcimento. Secondo noi a uno stesso danno dovrebbe corrispondere un'indicazione tabellare che dica chiaramente quello che viene risarcito a tutti quelli che ne hanno diritto. Questo cambiamento sarebbe già importante perché potrebbe permettere di avere premi assicurativi più bassi e maggiori certezze da parte delle stesse assicurazioni. Inoltre, tutte le aziende sanitarie avrebbero la capacità di potersi assicurare e quindi il cittadino vedrebbe garantito il suo diritto ad avere un equo risarcimento".
"La legge Gelli, seppur in vigore da diversi anni, manca ancora dei decreti attuativi- continua Magi- e questo oggi crea delle condizioni di incertezza per cui assicurazioni, professionisti e strutture sanitarie non sanno bene come muoversi. Un'incertezza che porta ad avere premi assicurativi altissimi. Quello che succede dunque è che molte strutture sanitarie non siano assicurate e vadano in autotutela. In queste condizioni, proprio perché in autotutela, alle volte si preferisce dare un risarcimento a qualcuno, se non si tratta di cifre eccessive, piuttosto che impelagarsi in cause legali che costerebbe molto di più. Così facendo, però, spesso succede che vengano risarcite persone che magari non ne avrebbero diritto e che, invece, paradossalmente non venga risarcito chi ne ha". E a dirlo sono i numeri stessi. Nel 97% dei casi (nell'ambito penale) le cause intentate contro medici e strutture sanitarie si traducono in un nulla di fatto e con il proscioglimento con ingenti costi, però, per lo Stato. "Soldi- dice Magi- che potrebbero, invece, essere utilizzati per il Servizio sanitario".
Tra le proposte di Omceo Roma per migliorare lo stato attuale c'è anche l'idea che l'Ordine dei medici possa interporsi con dei professionisti super partes quando ci sono delle perizie da svolgere. "Oggi i giudici nominano un Ctu (consulente tecnico d'ufficio) per eseguire le perizie- spiega Magi- ma non è detto che questo Ctu sia una persona che pratica tutti i giorni quel tipo di attività . Se, ad esempio, viene richiesto un indennizzo per un intervento di cardiochirurgia, spesso il Ctu non è un cardiochirurgo ed esegue una perizia legata alla teoria e non alla pratica. La legge Gelli già prevede che accanto al Ctu debba esserci un esperto, ma questo non sempre avviene. Noi riteniamo che nel momento in cui il professionista o il cittadino pensano che la perizia non sia fatta in maniera corretta, l'Ordine dei medici potrebbe interporre, su un albo ben preciso, un certo numero di consulenti che fanno quell'attività quotidianamente e quindi potrebbero eseguire una perizia che sia equidistante dalle parti. Ci sono interpretazioni che devono essere superate con professionisti super partes. Inoltre, sarebbe importante anche pensare a una rotazione dei Ctu in modo che non sia sempre la stessa persona a fare un certo tipo di consulenza".
Infine, secondo Magi, si dovrebbe intervenire il più possibile sui gruppi di associazioni che spingono a intraprendere cause temerarie nei confronti dei medici. "Il web è pieno di pubblicità di questo tipo, ma dovrebbe esserci una responsabilità professionale ed etica. Gli ordini delle professioni legali dovrebbero intervenire per colpire quei professionisti che intraprendono cause temerarie. Sono azioni che, alla fine, vanno a danno dell'erario".
"Speriamo che la Commissione Nordio trovi presto delle soluzioni- conclude Magi- perché ormai ci troviamo in una condizione in cui gli operatori sanitari non lavorano più in modo tranquillo. Basti pensare che ogni anno si buttano via circa 10 miliardi di euro solo in prescrizioni non appropriate, ossia per cercare di tutelarsi da eventuali azioni legali". È la cosiddetta 'medicina difensiva', quella che porta il professionista a prescrivere esami e prestazioni sanitarie in modo eccessivo e non necessario, per seguire la strada più prudente che eviti di farlo incorrere in contenziosi. La via più prudente ma più dispendiosa per lo Stato.
(Mab/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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