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'La salute in piazza', confronto a Roma sulla sanità con Schillaci, Rocca e Magi
Roma, 11 lug. - Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi. A discutere di salute a piazza Vittorio. Un incontro organizzato all'interno della manifestazione 'Piazza Italia' dal titolo 'La salute in piazza', che ha coinvolto anche altri Ordini delle professioni sanitarie capitoline con il presidente degli Infermieri di Roma, Maurizio Zega, e dei Farmacisti, Emilio Croce.
Di una "riforma generale per cui la sanità è una e il paziente, a seconda della gravità della sua situazione clinica, ha bisogno o dell'ospedale o del territorio" ha parlato Magi, sottolineando che "questo è il punto principale. Dobbiamo sicuramente mantenere gli ospedali efficienti e potenziare il territorio, che è stato un po' abbandonato nel corso degli anni. I due problemi principali sono la scarsezza di personale e le liste d'attesa. Dobbiamo quindi utilizzare appieno quello che abbiamo, perché se pensiamo di ridurre le liste d'attesa con la medicina generale va benissimo, ma emerge la carenza di specialisti sul territorio per tutti quei problemi che non hanno bisogno di ricovero e che quotidianamente il cittadino ha, dal cardiologo all'oculista. Dobbiamo potenziare questo aspetto, che è poi quello che intasa i Pronto soccorso".
"Dobbiamo cambiare il sistema, l'organizzazione- ha continuato- i medici e il personale si devono muovere verso il cittadino, creando delle equipe che si possano muovere e siano formate da medici specialistici, medici di medicina generale, infermieri e tecnici che insieme prendano in carico il paziente e possano di volta in volta andare dove serve".
L'Italia, però, ha anche un problema di scarsa attrattività delle professioni mediche e sanitarie, che per Magi "è dovuta anche alla scarsa remunerazione economica", perché "l'Italia è il terzultimo Paese europeo. I professionisti invece devono rimanere in Italia, mentre ora parliamo di una media potenziale di 5.000 medici all'anno che vanno all'estero, mentre formiamo 10mila medici specialisti e laureiamo 10mila professionisti medici ogni anno. Se noi non li manteniamo in Italia, non risolviamo il problema. La politica deve parlare con gli operatori e gli Ordini per trovare insieme le soluzioni" ha concluso il presidente dell'Omceo Roma.
ROCCA: ENTRO LUGLIO NEGOZIAZIONE CON TERRITORI SU NUOVO PIANO - Il governatore del Lazio, Francesco Rocca, ha assicurato che "entro fine luglio saremo in condizioni di cominciare una negoziazione con i territori sul nuovo Piano sanitario regionale- ha detto Rocca- che ha una debolezza fortissima sugli anziani e sui fragili. Questa è una regione cresciuta intorno a Roma come polo sanitario, con tantissimi posti letti per acuti concentrati in città e una mancanza di offerta sanitaria adeguata nelle province", che ha generato "una mobilità verso la Capitale inaccettabile". Il presidente della Regione ha anche annunciato che "ci saranno degli interventi importanti: ad esempio Latina doventerà un Dipartimento di emergenza di secondo livello, quindi apriremo la cardiochirurgia".
Qualcosa, intanto, è già stato fatto. "Mi incoraggia che il 'boarding', ovvero il fenomeno delle attese di ore ed ore nei Pronto soccorso, è sceso intorno al 25%: sono i dati di maggio. Sono stati recuperati dei posti letto per poter alleggerire la pressione" negli ospedali ha detto ancora il governatore.
Per quanto riguarda la sicurezza degli operatori sanitari, "oggi stiamo cercando di ripristinare il patto di fiducia tra medico, infermiere e cittadino- ha aggiunto Rocca- rispettato nel 99,9% dei casi ma dobbiamo far sentire la massima attenzione. Per questo ho dato disposizione ai direttori generali, a prescindere dalla volontà degli operatori sanitari, di fare comunque subito denuncia non appena si viene a conoscenza del caso di aggressione al personale". Per il governatore "sono gesti di attenzione che devono fare parte della ricostruzione di un rapporto di fiducia tra il personale sanitario e chi ha il dovere di amministrare: troppo spesso l'istituzione è stata sentita lontana".
Rocca ha poi toccato altri temi che riguardano la sanità della regione. "La prima bella notizia è la riapertura del San Giacomo: ci abbiamo lavorato ed era attesa" perché "ho potuto notare che a Roma mancano le strutture di accoglienza per i più fragili".
Infine, è stato fatto un "intervento fortissimo sul privato: entro il 31 dicembre tutte le prestazioni che offre e sono pagate dalla Regione, circa mezzo miliardo di euro l'anno, saranno inserite nel Recup. Doveva essere una cosa ovvia, ma ovvia non era".
SCHILLACI: IN TRE ANNI MOLTI MEDICI IN PENSIONE, SARÀ PROBLEMA - "Oggi avere dei medici in più avrebbe fatto comodo, soprattutto perché nei prossimi tre anni andremo incontro a un problema pensionistico: molti medici oggi in servizio andranno in pensione. Questo è il frutto di una programmazione che non è stata sicuramente la migliore" ha detto invece il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
"Per otto anni ho fatto il preside di una Facoltà di Medicina- ha aggiunto- e quando erano iscrivibili solo 8mila studenti, noi ne chiedevamo almeno 12mila. Questo non è avvenuto e oggi ne paghiamo le conseguenze. Il numero è stato aumentato dal ministro Bernini ma i frutti li vedremo tra sei anni".
Per quanto riguarda invece la carenza di infermieri, "vogliamo fortemente mettere in pista la medicina territoriale: ci sono i fondi del Pnrr e vanno usati, ma credo che ne manchi un numero importante. A breve sarà necessario trovarne un numero congruo, stiamo guardando a delle realtà extraeuropee e stiamo lavorando con delle associazioni per rendere più attrattivo il mestiere perché non è solo un problema economico ma di qualità del lavoro", ha concluso Schillaci.
CONTRO LISTE D'ATTESA PS RIVEDERE SISTEMA - "Il sistema va rivisto completamente- ha detto poi ancora il ministro- perché le file al Pronto soccorso sono frutto di una richiesta di salute da parte dei cittadini che va ovviamente accolta: dobbiamo mettere a sistema quello che abbiamo" e "dobbiamo spendere bene i soldi.
Dobbiamo cercare nuove risorse, ma le prime vanno destinate agli operatori sanitari perché vanno sicuramente gratificati dal punto di vista economico".
Inoltre, "tutta l'offerta pubblica e la privata convenzionata devono essere messa in rete e quando riusciremo - spero in tempi brevi - a riorganizzare bene il sistema avremo anche un impatto positivo sulle liste d'attesa, cui dobbiamo dare rapidamente una risposta", ha aggiunto. Schillaci nel corso del dibattito è intervenuto anche su altre questioni come ad esempio la carenza di farmaci. "E' un problema importante che ciclicamente si ripropone. E' necessario lavorare insieme: abbiamo istituito un tavolo per il monitoraggio insieme all'Aifa ma dobbiamo anche rilanciare il sistema Italia e il sistema Europa: siamo troppo dipendenti dai Paesi extra Ue per alcuni principi attivi di farmaci salvavita e antibiotici. Dobbiamo avere un progetto a lunga scadenza di investimento e far sì che l'industria farmaceutica italiana torni all'avanguardia anche per la produzione".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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