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Punture insetti, Siaip: "Fino a 3,6% bimbi rischia gravi reazioni avverse"
Roma, 28 giu. - Sono proprio le vacanze i momenti più a rischio: le attività all'aperto come trekking, campeggio e nuoto comportano un rischio maggiore di essere punti da insetti, in particolare da imenotteri come vespe, api, calabroni. Secondo uno studio americano pubblicato sulla rivista internazionale 'Annals of Allergy, Asthma and Immunology', tra il 56% e il 94% dei bambini vengono punti almeno una volta nella loro vita. E talvolta con conseguenze serie.
"Le reazioni avverse al veleno di imenotteri riguardano percentuali che vanno dallo 0,3 fino al 3,6% dei pazienti in età pediatrica- spiega il professor Michele Miraglia del Giudice, presidente SIAIP e professore di Pediatria e Allergologia e Immunologia Pediatrica all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli- La prevalenza di reazioni sistemiche, come orticaria, rossore, prurito, pomfi, gonfiore alle palpebre o alle labbra va dall'1 al 3%. E riuscire ad identificare l'insetto pungitore è importante per il percorso diagnostico-terapeutico".
Ma come distinguere il tipo di insetto responsabile?Osservando in primo luogo la lesione sulla pelle. La puntura d'ape e quella di vespa si distinguono perché il pungiglione dell'ape, a differenza di quello della vespa, viene perso durante la puntura, rimanendo infisso nella sede cutanea colpita. E va rimosso il più presto possibile perché il veleno si propaga per i primi 10-20 secondi: prima si interviene minori saranno i fastidi. I calabroni invece sono riconoscibili per le loro grandi dimensioni e per l'intenso dolore provocato dalla loro puntura.
"Le reazioni più frequenti sono di tipo locale- spiega ancora il professor Miraglia del Giudice- A seguito delle punture di imenotteri normalmente si verificano arrossamento, gonfiore, dolore e prurito. I sintomi possono durare diversi giorni. Le reazioni locali estese di solito si sviluppano da 6 a 12 ore dopo una puntura, aumentano di dimensioni per 24-48 ore e durano da cinque a 10 giorni o più. Di solito richiedono solo un trattamento sintomatico con impacchi freddi, analgesici orali e/o antistaminici orali e/o con steroidi locali per l'eritema e l'infiammazione".
La prevenzione primaria non è possibile. "L'insorgenza di reazioni gravi al veleno non è prevedibile in nessuna fascia d'età- spiega la dottoressa Angela Klain, JM SIAIP e AIF in Pediatria presso l'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli- può succedere per la prima volta a chi non aveva mai manifestato questi problemi. Non ci sono test predittivi ma possiamo affermare che in età adulta il rischio di reazioni gravi è molto maggiore che nei bambini, la sensibilizzazione aumenta con l'età, con l'esposizione a frequenti punture, uso di alcol, problemi cardiovascolari e utilizzo di farmaci come beta bloccanti o ace-inibitori".
Ma se nella maggior parte dei casi il bambino se la cava con un grande spavento e dolore nella sede della puntura, per alcuni piccoli non è così. "Dall'1 al 3% dei bambini può manifestare una reazione allergica alle punture di insetti, che può variare da lieve a pericolosa per la vita, con comparsa di segni/sintomi da locali a sistemici: cutanei, gastrointestinali, respiratori, neurologici e cardio-vascolari- continua la dottoressa Cristiana Indolfi, pediatra allergologa presso l'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e segretaria SIAIP- La manifestazione clinica più grave delle reazioni allergiche IgE mediate è l'anafilassi. In questo caso, è necessario portare il bambino al Pronto Soccorso, dove i medici praticano iniezione di adrenalina intramuscolo. In tutti i pazienti con anamnesi di reazione sistemica a veleno di imenottero si raccomanda l'invio ad un centro allergologico specialistico".
Gli esperti concordano quindi nella necessità di immunizzare. "L'immunoterapia specifica o più comunemente chiamata 'vaccino' con veleno di imenottero è l'unica terapia in grado di cambiare la storia naturale di questo tipo di patologia- conclude il dottor Giulio Dinardo JM SIAIP e AIF in Pediatria presso l'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli- E va assolutamente consigliata ai genitori di bimbi che hanno manifestato reazioni gravi a una puntura di insetto".
Nell'attesa della valutazione specialistica allergologica pediatrica è importante prevenire il rischio di un'ulteriore reazione grave, prescrivendo un piano terapeutico comprendente anche l'adrenalina autoiniettabile. E proteggere il bambino con regole semplici quanto importanti.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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