Roma, 26 giu. - "Sono contento di poter presentare il testo 'Medico di guardia' scritto dal giovane collega Fausto D'Agostino, appassionato di formazione in ambito di emergenza-urgenza. Il manuale è una guida pratica specialmente per i colleghi che prestano servizio in Continuità assistenziale, Medicina generale, Medicina penitenziaria, nel Sistema di Emergenza territoriale e in strutture sanitarie private". Così il presidente dell'Omceo Roma, Antonio Magi, partecipando in Senato, alla presenza della vicepresidente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone, alla presentazione del libro 'Medico di guardia', scritto appunto da Fausto D'Agostino.
"La pubblicazione è rivolta in particolare ai giovani medici- ha spiegato- che intraprendono l'attività professionale dopo essere usciti da una formazione universitaria generalmente incentrata più sulla teoria che sulla pratica. Il volume però può essere utile anche per i colleghi con più esperienza per risolvere dubbi, riconoscere e trattare singole patologie secondo le ultime evidenze. Questo manuale è in sostanza un supporto indispensabile per chi, neofita o esperto professionista, si cimenta quotidianamente con le problematiche della professione medica. Ogni singolo capitolo del libro affronta un'area di specializzazione medica ed è coordinato da medici docenti e specialisti nei singoli settori, la cui competenza professionale contribuisce alla completezza dei contenuti trattati. Il libro infatti coinvolge 115 coautori, medici specialisti molti di questi giovani e professori universitari di elevata competenza nelle pertinenti aree. Questo lavoro d'equipe è importante poiché nessuno è tuttologo e sappiamo bene che la medicina è sempre più specialistica e noi medici possiamo trovarci davanti situazioni che esulano l'esperienza quotidiana ma allo stesso modo dobbiamo intervenire, dare risposte. Lo ritengo quindi un lavoro importante che permette di aggiornarsi in maniera rapida e corretta".
Il presidente Magi nel corso della presentazione del libro si è lasciato andare anche a considerazioni di più stretta attualità riguardanti la politica sanitaria. "L'anno scorso- ha spiegato- dall'Italia sono andati all'estero per cercare migliori condizioni di lavoro circa 5.000 colleghi. Questi sono medici che perdiamo perché non li trattiamo come meritano e non li mettiamo nelle condizioni di poter lavorare bene. Contratti a tempo determinato, sovraccarico di lavoro, atti di violenza, premi assicurativi elevati sono solo alcune delle cause che determinano l'uscita dal Ssn e carriere all'estero. Il lento ma inesorabile assottigliamento del numero di colleghi determina poi le liste d'attesa, una delle tante problematiche del nostro Ssn che vanno risolte attraverso un'organizzazione complessiva che va dalla formazione fino alla qualità del lavoro del medico".
"Oggi il paziente va nei Pronto soccorso perché cerca prestazioni specialistiche che sul territorio non trova- ha aggiunto- Va bene potenziare la medicina di famiglia, gli infermieri e le farmacie dei servizi, ma chi è in grado di influire sulle liste d'attesa, perché lavora con i pazienti gli anziani e i cronici che necessitano di esami e di cure, sono gli specialisti ambulatoriali. Se i malati non trovano sul territorio gli specialisti di cui hanno bisogno, o li trovano ma con tempi d'attesa lunghissimi, come alternativa si recano nei PS dove l'attesa è di giorni ma non di mesi o peggio di anni. In questo modo affollano le strutture sovraccaricando di lavoro i colleghi degli ospedali aumentando la confusione e il rischio che qualche esagitato dia luogo ad atti di violenza".
"Da eroi siamo passati ad essere invisibili e questo riguarda non solo i medici ma tutti gli operatori sanitari che si aspettano qualcosa di più- ha continuato Magi- Spero in un dialogo tra le istituzioni e gli operatori sanitari poiché la situazione è critica. Gli operatori sono pochi, molti già stanno per andare in pensione. Per salvare la situazione bisognerebbe assumere all'interno del Ssn. Siamo in una situazione grave, c'è un'emergenza di personale che non è meno grave di un'emergenza virale. Come sono stati trovati i soldi per affrontare, combattere e sconfiggere il virus- ha concluso il presidente dell'Omceo Roma- allo stesso modo occorre trovare fondi per far fronte a questa crisi che sta investendo le risorse umane che operano nel servizio pubblico. Vedere scritto 'Ps chiuso per mancanza di personale' è doloroso sotto l'aspetto umano e pericoloso da un punto di vista sanitario".
(L'apertura della presentazione del libro)
(Da sinistra Mariolina Castellone e Antonio Magi)
(Red)