Roma, 22 giu. - "Dopo un'interlocuzione con la famiglia Salviati e gli eredi posso annunciare che riapriremo l'ospedale San Giacomo. La Corte di Cassazione aveva già messo la sua parola sulla chiusura del San Giacomo, una vicenda gestita male. Ma non sarà un ospedale per gli acuti. Ciò che andremo a fare è un ospedale da 170 posti letto di comunità. Che a Roma non ci sono. Una struttura restituita ai cittadini romani con questa finalità. Al suo interno ci sarà poi una grande area specialistica amulatoriale". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nel corso della conferenza stampa in cui ha fatto il punto sui primi 100 giorni dell'amministrazione.
A SETTEMBRE SARÀ PRONTO IL NUOVO PIANO REGIONALE - "Spero di avere entro settembre il nuovo piano sanitario regionale" ha poi annunciato il presidente Rocca.
DEBITO EREDITATO È DI 22,3 MLD MA QUESTO NON VUOL DIRE TAGLI - "Sulla sanità la situazione che abbiamo ereditato è di 22,3 miliardi. Un debito enorme che grava sulle spalle di tutti i cittadini del Lazio. Avere debiti, però, non vuol dire tagliare ma spendere bene le risorse" ha spiegato il governatore.
REPERITI 350 POSTI IN PRONTO SOCCORSO E DIMEZZATA ATTESA AMBULANZE - "Stiamo alleggerendo i pronto soccorso ed su un fabbisogno di 700 posti ne abbiamo reperiti 350. Il dato oggi dice che i tempi di attesa delle ambulanze si sono più che dimezzati. Sono concreti passi in avanti" ha detto ancora il presidente della Regione Lazio.
ENTRO FINE ANNO TUTTO IL SETTORE PRIVATO DENTRO RECUP - "Entro la fine dell'anno- ha quindi aggiunto Rocca- tutto il privato accreditato sarà dentro il Recup. Parliamo di milioni e milioni di prestazioni. Oggi in media solo il 7% delle prestazioni ci finisce. Entro fine anno sarà il 100%. Se non si allineano perderanno l'accreditamento".
NESSUNA RICONVERSIONE AL CRISTO RE AL POSTO DI OSTETRICIA - "Voglio dire una cosa sul Cristo Re. Ho appreso la notizia della chiusura dell'ostetricia, senza alcuna consultazione. Spero non sia vera. Noi crediamo profondamente nel rispetto del pubblico e del privato e quindi io non posso intervenire sulla libertà di un gruppo di impresa ma di sicuro è terminata l'epoca in cui pensano di convertire reparti in qualcosa di più remunerativo. La programmazione la fa solo la Regione. L'ostetricia sarà redistribuita nelle altre strutture e non ci sarà alcuna riconversione" ha detto poi parlando di altre singole strutture. ENTRO ANNO DECISIONE SU BAMBINO GESÙ AL FORLANINI - "L'Umberto I è un ospedale distribuito su 55 edifici con 13 blocchi operatori. Tutto questo costa una perdita secca di 170 milioni ogni anno rispetto ad altri ospedali di pari dimensioni. Non è più tollerabile e interverremo in maniera radicale trovando una soluzione alternativa. Analogo ragionamento, ma con tempi diversi, è stato fatto per il San Camillo anche per capire la decisione finale del Bambino Gesù sulla possibilità di trasferirsi nell'ex Forlanini. Probabilmente prima della fine di quest'anno, anche prima" ha concluso Rocca.
(Red)