Roma, 6 feb. - "Lo Smi Lazio plaude all'iniziativa di Fabio De Lillo, già assessore all'Ambiente del Comune di Roma, per la sua proposta di un ospedale 'rosa'. Abbiamo chiuso decine di strutture ospedaliere importanti, che in questi decenni vanno dal Forlanini al San Giacomo. Il Sindacato Medici Italiani è particolarmente impegnato nella tutela delle esigenze della sanità di genere". Così, all'agenzia Dire, il segretario regionale del Sindacato Medici Italiani Lazio, Cristina Patrizi, commenta la proposta a misura di donna avanzata da Fabio De Lillo, candidato alle elezioni regionali con Fratelli d'Italia.
L'esponente dello Smi Lazio aggiunge che "le donne, le donne medico ma tutte le donne della sanità del Lazio, hanno bisogno di percorsi snelli, easy, di facile accessibilità e dove possano trovare risposte specifiche alla specificità delle esigenze sanitarie del mondo femminile, che richiede proprio approcci specifici".
"Basti pensare- sottolinea Patrizi- alla violenza di genere, agli abusi o ai sospetti abusi e immaginiamo quanto debba essere particolare un percorso e quanto debba essere differenziato dagli accessi di Pronto Soccorso. Se sulla carta ciò era in teoria presente, sfido ad andare a cercare in un Pronto Soccorso romano il percorso donne proprio per la violenza di genere, laddove una donna dovesse andare a denunciare un abuso, una violenza o una situazione di stalking".
"Sono necessari percorsi specifici- tiene poi a precisare il Segretario regionale Smi Lazio- ancor più per la tutela della maternità, per tutte le problematiche connesse alla sanità femminile: penso alle tematiche legate alla menopausa, alla patologia osteoporotica, alla patologia oncologica femminile, che ha delle specificità".
"Tutto ciò che va in tal senso- conclude Patrizi- vede favorevole il Sindacato Medici Italiani Lazio e auspica che al più presto l'organismo regionale che si insedierà possa concretamente realizzare iniziative in tal senso".
LA PROPOSTA - Ma cosa è l'ospedale 'rosa', e quali sono i contenuti della proposta? Si tratta, secondo quanto indicato da Fabio De Lillo, di una novità assoluta da realizzare in una delle strutture chiuse in questi anni o attraverso la riconversione di una di quelle già esistenti. L'ospedale rosa potrà garantire una particolare attenzione alla salute della donna e alle sue specifiche esigenze sanitarie mediante un centro di eccellenza regionale che possa dare risposte concrete e immediate alle molteplici linee assistenziali dedicate alle problematiche femminili come screening oncologici, pap test mammografia, esami ginecologi, test infertilità, procreazione assistita, osteoporosi e menopausa, ecc.. In particolare, l'obiettivo di questa nuova realtà territoriale sarà quello di mettere al servizio dell'universo femminile un ampio patrimonio di conoscenze e professionalità in modo da creare e divulgare una specifica 'cultura della salute' della donna. L'ospedale 'rosa' seguirà programmi diagnostici-terapeutici che avranno il compito di accompagnare, integralmente, la donna nelle sue quattro età più importanti (età dello sviluppo, età fertile, menopausa, senescenza) offrendo, in parallelo, specifici ambulatori prevedendo il rafforzamento di un centro antiviolenza con la presenza di specialisti del settore, con un vero e proprio 'pronto soccorso rosa' e di una clinica per il supporto alla coppia durante il percorso adottivo. Una speciale attenzione verrà, infine, dedicata alla mediazione interculturale per aiutare nei vari percorsi di diagnosi e cura anche le donne appartenenti a culture diverse.
(Fde/Dire)