Roma, 19 dic. - "L'intelligenza artificiale è una grande sfida che impegnerà una politica illuminata nei prossimi 10 anni. La nostra società è in trasformazione e si tratta di capire come questo strumento può impattare sulla nostra vita. La politica deve intervenire legislativamente perché l'intelligenza artificiale non diventi mai uno strumento che possa comprimere o mettere a rischio la libertà e la privacy dell'individuo". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, aprendo un convegno su 'L'intelligenza artificiale applicata all'analisi del crimine'.
"L'idea per la Regione è usare l'intelligenza artificiale nella gestione della sanità per migliorare le prestazioni e l'analisi predittiva dei meccanismi sanitari, l'analisi dei punti di debolezza territoriali, il matching con l'urbanistica e la pianificazione territoriale- ha spiegato Rocca- Non conosco quale possa essere il punto di caduta, ma è vero che l'intelligenza artificiale ha una capacità di elaborare e acquisire i dati e di autonomia sempre maggiore e allora maggiore deve essere la capacità di controllo di chi ha gli strumenti di governance".
Anche per affrontare adeguatamente le conseguenze sociali, legate al sempre più ampio sviluppo della tecnologia, che comporterà l'applicazione dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro: "Non dobbiamo sottovalutare il tema del dato occupazionale- ha concluso Rocca- Se è vero che la tecnologia assumerà sempre più spazio grazie all'intelligenza artificiale significherà , ad esempio, che non avremo più bisogno di autisti, si toccheranno così fasce più deboli della popolazione e quindi ci sarà necessità di politiche sociali che guardino all'impatto dell'Ia sulla nostra società ".
(Red)