Roma, 6 dic. - Dalla discussione della normativa del tirocinio abilitante alla didattica tutoriale, fino al rapporto tutor/tirocinante e medico/paziente. Questi i temi del corso di formazione per tutor di medicina generale, che si è svolto all'Omceo Roma nell'aula Roberto Lala. "Per l'Ordine è fondamentale questo corso- ha spiegato il segretario Cristina Patrizi- perché ci consente di far acquisire la qualifica di tutor per il percorso di laurea abilitante - previsto ormai in via definitiva dalla normativa del 2000 e dal decreto semplificazioni, che ha istituito la laurea abilitante - che prevede un percorso di tirocinio, della durata di un mese, prima della laurea presso gli studi dei medici di medicina generale, oltre i due mesi di tirocinio in Chirurgia e Medicina interna, da svolgersi presso i medici di famiglia in possesso di un certo tipo di requisiti, come cinque anni di anzianità di convenzionamento e almeno la metà del totale dei pazienti in carico al medico di medicina generale. In questo modo, il medico esercita la sua professione direttamente con l'esame di laurea e poi l'iscrizione all'Ordine".
Un aspetto importante, "visto l'elevato numero di Università con facoltà di Medicina e Chirurgia e di laureandi nel bacino di Roma e Lazio, senza dimenticare l'elevato numero di pensionamenti che abbiamo avuto nella categoria che ha impoverito il numero complessivo di tutor. Da qui- ha proseguito Patrizi- la necessità di formare i tutor. La Regione Lazio ci ha fornito l'elenco aggiornato dei medici in possesso della qualifica: sono circa 1.200 i medici in possesso dei requisiti e tuttora privi del titolo. Con questo evento ne abbiamo formati circa 100".
Inoltre, "stiamo registrando il corso per la formazione a distanza (Fad), in modo da permettere a tutti di partecipare.
Sarà aperto a 1000-2000 partecipanti", ha spiegato Patrizi.
L'obiettivo dell'Omceo Roma è "favorire la partecipazione nell'ottica della riqualificazione della professione, affinché il medico di medicina generale acquisisca questa funzione per mettersi in contatto e in collaborazione con il mondo universitario", ha concluso.
(Red)