Roma, 12 apr. - "Quando parlo di attrattività del Servizio sanitario nazionale ci sono due aspetti molto importanti: il primo è il lato economico. Purtroppo gli operatori sanitari, i medici e gli infermieri, in Italia sono pagati mediamente di meno, anche in percentuali importanti, rispetto agli altri Paesi europei. Credo, dunque, che un primo provvedimento sia quello di cercare di aumentare i salari degli operatori sanitari. Su questo ci siamo mossi la scorsa settimana, aumentando l'indennità per chi opera nel pronto soccorso, nell'emergenza-urgenza, dando quindi un primo segnale a chi è in prima linea, a chi ogni giorno combatte sl campo". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite del Tg1.
"L'altro aspetto- ha poi spiegato l'esponente del governo- riguarda una maggiore attrattività non solo economica: mi riferisco al fatto di avere un minor carico burocratico per i medici e gli operatori sanitari, riscoprire il valore di fare il medico, avere una maggiore sicurezza negli ospedali e anche su questo siamo intervenuti inasprendo le pene per chi aggredisce i sanitari, fenomeno triste e, purtroppo, in costante aumento".
"Penso a un sistema sanitario che torni ad essere quello che era una volta- ha spiegato quindi Schillaci- il fiore all'occhiello della nostra nazione, con provvedimenti economici ma anche di migliore organizzazione per chi vi lavora".
DA 10 ANNI ITALIA SOTTO MEDIA OCSE SPESA SANITARIA - "Nelle valutazioni della spesa sanitaria rispetto al Pil, l'Italia, da almeno dieci anni e forse più, è sempre al di sotto della media Ocse" ha detto ancora il ministro della Salute.
"C'è stato un cambio di marcia con il Covid- ha proseguito- e quest'anno sono stati distribuiti sul Fondo sanitario nazionale e le regioni più di 130 miliardi. E vorrei ricordare che solo con gli ultimi provvedimenti presi con la legge di Bilancio e con l'ultima legge, il cosiddetto 'Decreto bollette', sulla salute sono stati investiti altri 3 miliardi e 550 milioni".
"È importante investire in salute- ha sottolineato Schillaci- ma non solo aumentando la dotazione economica: è fondamentale studiare e avere nuovi paradigmi. La medicina è cambiata, io la chiamo 'la medicina del terzo millennio'. Abbiamo visto proprio con i vaccini le possibilità nuove che abbiamo a disposizione".
Per Schillaci occorre "razionalizzare e spendere bene i soldi dei contribuenti, oltre a investire in sanità. È chiaro che, dopo il Covid, la salute pubblica è tornata al centro dell'agenda politica e quindi sono certo che ci sarà attenzione per la salute del Sistema sanitario nazionale".
MEDICINA DIFENSIVA PROBLEMA ANNOSO, ALLUNGA LISTE ATTESA - Schillaci si è soffermato anche sulla medicina difensiva, con l'idea di depenalizzare il reato per gli errori medici, a esclusione del dolo. "Si tratta- ha spiegato- di un aspetto particolarmente importante che stiamo affrontando in collaborazione con il ministro Nordio. Credo che la depenalizzazione e una maggiore attenzione verso l'operato dei medici siano doverose, proprio perchè questo porta alla medicina difensiva".
La medicina difensiva, ha precisato l'esponente del governo, "è un problema annoso, con il quale conviviamo da molti anni e che porta ad aumentare la richiesta di esami, di visite, con un atteggiamento sbagliato da parte dei sanitari, perchè contribuisce moltissimo ad allungare le famose liste d'attesa".
"Credo sia giusto e auspicabile- ha inoltre detto- che tutti i pazienti facciano gli esami che gli servono, quando gli servono. Bisogna evitare esami inutili che allungano le code e creano problemi al Sistema sanitario nazionale. Si tratta- ha concluso- di un provvedimento non solo per i medici ma soprattutto per i pazienti, perchè tutti abbiano finalmente la possibilità di fare nei tempi dovuti gli esami di cui hanno bisogno. E penso, soprattutto, ai pazienti oncologici. Ritardare gli esami per i pazienti oncologici è per me inaccettabile".
(Red)