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Oncologia, ok Ema a nuovo biosimilare aumenta opzioni terapeutiche
Roma, 27 set. - L'approvazione da parte della Commissione Europea dell'Agenzia Europea del Farmaco - EMA di un nuovo biosimilare della molecola Bevacizumab permette di aumentare le opzioni terapeutiche con un'alternativa di qualità nella cura di diversi tumori solidi tra quelli più spesso diagnosticati, che complessivamente ogni anno in Europa colpiscono centinaia di migliaia di pazienti.
Bevacizumab è un anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato. È un farmaco particolarmente efficace perché colpisce il fattore di crescita delle cellule endoteliali dei vasi sanguigni; elimina così la vascolarizzazione tumorale, impedendone la crescita. È indicato per il trattamento di pazienti affetti da tumore metastatico colon-rettale, carcinoma polmonare non a piccole cellule, carcinoma a cellule renali metastatico, carcinoma ovarico, carcinoma cervicale in fase avanzata o tumore mammario metastatico. È il più utilizzato tra i farmaci nella sua classe, nell'angiogenesi. Come si evince da un articolo pubblicato sulla rivista scientifica 'Cancer treatment reviews' si stima che negli ultimi due decenni più di 3 milioni e mezzo di pazienti abbiano beneficiato dell'originator di Bevacizumab nel loro percorso terapeutico.
EFFICACIA, QUALITÀ E RISPARMI DEI FARMACI BIOSIMILARI - I farmaci biosimilari rappresentano una novità vantaggiosa nel panorama terapeutico moderno. Sono realizzati sul modello dell'originator con lo stesso principio, se non addirittura migliorando la qualità produttiva, una volta che scade il brevetto del farmaco originale. La qualità, infatti, è determinata principalmente dal processo di produzione e dai controlli delle autorità competenti.
"I farmaci biosimilari rappresentano una risorsa di grande rilievo in ambito oncologico- spiega il prof. Cesare Gridelli, Direttore Dipartimento di Onco-Ematologia e Direttore Struttura Complessa U.O. Oncologia Medica, A.O.R.N. 'S.G. Moscati', Avellino- Questi farmaci per sicurezza ed efficacia sono pienamente assimilabili alle caratteristiche degli originator.
Inoltre, i biosimilari vengono sottoposti a un processo di autorizzazione effettuato dagli enti regolatori estremamente accurato, per cui devono soddisfare criteri molto stringenti.
Queste analisi garantiscono un'elevata qualità di questi strumenti terapeutici. Inoltre, trattandosi di molecole già utilizzate, non servono ulteriori fasi di sviluppo. Il farmaco si rivela pertanto assai conveniente, con costi inferiori che permettono di liberare risorse economiche per altri farmaci innovativi ancora coperti da brevetto: questo processo rappresenta un vantaggio immediato per il SSN, visto che si abbatte fino al 40% dei costi, e un vantaggio indiretto per il paziente, che può giovarsi dell'accesso ad altri farmaci innovativi in virtù delle risorse precedentemente risparmiate".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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