Roma, 7 set. - Un nuovo Servizio Sanitario Nazionale, lo squilibrio tra Nord e Sud nell'accesso alle cure e nelle prestazioni sanitarie, l'accesso ai farmaci e alle terapie innovative, un programma nazionale per il governo dell'innovazione tecnologica, il ruolo e la voce dei pazienti nelle scelte di politica sanitaria, il nodo dei medici e del personale sanitario: questi e altri temi al centro dell'incontro promosso dall'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari Facoltà di Economia nel campus di Roma dell'Università Cattolica (ALTEMS), nell'ambito del ciclo di seminari 'ALTEMS Incontra..'. A confrontarsi, moderati dal professor Americo Cicchetti, Ordinario di Organizzazione Aziendale alla Facoltà di Economia dell'Università Cattolica nel campus di Roma e direttore dell'ALTEMS, Luca Coletto (Lega per Salvini Premier), Andrea Costa (Noi Moderati), Marcello Gemmato (Fratelli d'Italia), Beatrice Lorenzin (Partito Democratico), Andrea Mandelli (Forza Italia), Anna Maria Parente (Italia Viva), Walter Ricciardi (Azione), Francesca Anna Ruggiero (Movimento 5 Stelle).
"La sanità rappresenta un pilastro del welfare nazionale- anticipa il professor Cicchetti- Nei programmi di tutti i partiti politici la salute ricopre uno spazio certamente di rilevo, ma nonostante una pandemia ancora in corso, è diminuita l'attenzione dell'opinione pubblica su questo tema, superata da altre gravi emergenze: la guerra in Ucraina, l'inflazione, la crisi energetica".
"La Missione 6 del PNRR in parte ha dato risposte ai bisogni in tema di Sanità, puntando sulla medicina territoriale e sulla ricerca- continua Cicchetti- ma la quantità di risorse disponibili (quasi 16 miliardi), seppur cospicua, appare non sufficiente: la Sanità in Italia continua ad essere sottofinanziata. I dati pubblicati dall'ALTEMS stimano in 37 miliardi di Euro il gap che ci separa dal livello medio di finanziamento di altri Paesi europei come Regno Unito, Francia, Germania e Spagna. Il sistema di reclutamento dei professionisti della salute appare antiquato, il Servizio Sanitario Nazionale perde appeal tra i giovani laureati in Medicina e chirurgia che sono costretti a scegliere troppo spesso la via del lavoro all'estero e non esiste un chiaro modello di coinvolgimento dei pazienti che sia in grado di garantire rappresentatività e indipendenza a tutti i cittadini".
"L'incontro- conclude Cicchetti- si rivela un'occasione per ascoltare, ma anche per far sentire la voce dei tanti professionisti che oggi si stanno formando nelle nostre aule universitarie e che saranno la prossima classe dirigente della Sanità".
(Red)