Roma, 11 ott. - Sono arrivati a Madrid i 15 vincitori dei fondi Erasmus+ 'Per la transizione digitale del comparto sanitario'.
Dieci medici di diverse branche e cinque odontoiatri rimarranno nella capitale spagnola per dieci giorni e prenderanno parte al corso di formazione gratuito sulla telemedicina dal titolo 'La Salute digitale per gli operatori sanitari del XXI secolo'. "I colleghi- spiega alla Dire il coordinatore dell'iniziativa e segretario Cao dell'Ordine di Roma, Giovanni Migliano- parteciperanno a visite guidate all'interno di centri, privati e pubblici, che fanno già uso della telemedicina sul territorio spagnolo e che hanno aderito al nostro progetto, comprese strutture odontoiatriche".
Un viaggio, come fatto in precedenza a Malta, all'insegna dell'approfondimento del tema 'telemedicina' e che si lega a doppio filo con la cultura locale. "Sabato e domenica- continua- i nostri medici faranno visite culturali a Madrid e nei dintorni della capitale. Anche queste, infatti, fanno parte del progetto, perchè oltre a uno scambio sulla telemedicina c'è anche uno scambio culturale e quindi i nostri connazionali visiteranno zone turistiche della Spagna".
I medici e gli odontoiatri che rientreranno in Italia da Madrid e da Malta porteranno in dote una ricca formazione. "Il loro compito- spiega Migliano- sarà quello di formare altri medici all'interno dell'Omceo capitolino per poi applicare la tecnologia sul territorio, oltre a preparare eventualmente un progetto sulla telemedicina da presentare al ministero come Ordine di Roma".
'La Salute digitale per gli operatori sanitari del XXI secolo' vuole essere il primo di tanti altri progetti. "Per il futuro abbiamo contatti con altre realtà europee, come ad esempio la Svezia e altri Paesi nordici che applicano già da molto tempo la telemedicina per motivi climatici- afferma- dato che alcuni pazienti, soprattutto quelli cronici, non possono muoversi per andare dal medico. I contatti li abbiamo già, bisogna aspettare che si ripresentino altri bandi".
Al segretario dell'Ordine dei medici di Roma, Cristina Patrizi, il ruolo fondamentale di svolgere la selezione dei partecipanti e la revisione dei documenti. "Abbiamo fatto un bando- rende noto alla Dire- che aveva alcune caratteristiche. È stato un regolare concorso. Si è insediata una Commissione ordinistica che ha valutato la regolarità di tutte le domande presentate dai colleghi che dovevano allegare una serie di documenti".
"Abbiamo valutato i curricula- dice poi- e la propensione dei colleghi per la materia oggetto di questo bando, ovvero la telemedicina. Abbiamo inoltre verificato se i colleghi avessero avuto delle pubblicazioni, se avessero partecipato ad attività convegnistiche o formative correlate alla telemedicina, in ogni settore delle varie branche. Questi colleghi sono stati graduati a seconda delle caratteristiche scientifiche presentate. E molti di loro, sia medici che odontoiatri, avevano già una expertise su tali tematiche".
Patrizi afferma con orgoglio che "abbiamo avuto numerose domande, sono circa 100 quelle pervenute, anche perchè essendo un bando pubblico ci interessava che potesse raggiungere la maggior parte dei nostri iscritti, considerando che l'Omceo di Roma è l'Ordine più grande d'Europa. È stata la prima attività Erasmus che siamo riusciti a porre in essere, grazie ovviamente all'attività delle società che hanno collaborato alla stesura della progettazione europea e grazie al dottor Migliano".
L'esponente dei camici bianchi capitolini ritiene che il corso sia stato organizzato molto bene sotto il profilo formativo. "La questione che ci interessa molto è che i nostri formatori, istruiti proprio sulle metodologie della telemedicina, possano farsi promotori e diffusori del loro know-how, un aspetto importante sul quale lavoreremo. Abbiamo in campo un evento Ecm, dove i medici che si sono così formati potranno manifestare la propria expertise. Sarà il primo di una serie di passi successivi chiamati a diffondere questo tipo di competenza".
"Soprattutto in un periodo che abbiamo superato, in questi terribili tre anni pandemici, la telemedicina si è qualificata come un pilastro certamente da incentivare e da implementare nell'ambito delle prestazioni da offrire ai nostri pazienti. Ecco perchè- conclude il segretario dell'Ordine dei medici di Roma- siamo molto focalizzati sulla diffusione delle competenze nell'ambito della telemedicina, a partire da questo gruppo nutrito che abbiamo ora e che sta completando la formazione".
(foto scattate in occasione del viaggio a Malta)
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(Fde/ Dire)