Roma, 4 ott. - "Stavolta è toccato al San Carlo di Nancy e al Santo Spirito dove nella notte fra l'1 e il 2 ottobre infermieri e medici hanno subito l'ennesima aggressione. Sembra proprio di dover constatare che niente di strutturale si faccia per uscire da quella che sta diventando una triste consuetudine. Si procede solo a dichiarazioni di sdegno delle autorità e magari a un giusto ringraziamento alle forze dell'ordine opportunamente intervenute. Manca, e non solo su questo, una programmazione seria, una analisi approfondita del problema, l'indicazione almeno di alcune linee su cui promuovere una efficace risposta di sistema. Niente. Stiamo diventando rauchi a forza di chiederla, ma non si scorge nulla". Lo hanno dichiarato il presidente dell'Ordine dei Medici Antonio Magi e il presidente dell'Ordine degli Infermieri di Roma Maurizio Zega, con riferimento ai gravi episodi accaduti nei giorni scorsi a Roma.
"Sono anni che chiediamo sia singolarmente che congiuntamente il ripristino dei presidi di polizia nei pronto soccorso come misura quanto meno deterrente, e a tutela degli operatori sanitari e dei cittadini. E poi, quando passeremo dall'emergenza ad una seria analisi del fenomeno e delle sue cause? E se per miracolo questo dovesse accadere- hanno concluso Magi e Zega- sarà troppo chiedere di venire ascoltati?".
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(Red)