Roma, 29 nov. - "Agenas ha aperto la campagna di sensibilizzazione e divulgazione sull'endometriosi con le III, IV e V classi degli istituti secondari superiori. L'organizzazione dell'incontro che si è svolto in diretta streaming e in presenza dall'Aula Magna dell'Università di Psicologia di Cesena, ha visto la partecipazione di APE - associazione progetto endometriosi, che attraverso le sue volontarie su tutto il territorio nazionale, è stata in grado di coinvolgere 78 istituti superiori (con oltre 8000 ragazzi connessi)". Così fa sapere in una nota l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).
L'obiettivo raggiunto, direttamente dalle parole dei relatori, "è stato quello di presentare il progetto - Percorsi formativi e informatici per la diagnosi e il trattamento dell'endometriosi - modulandolo attraverso un linguaggio semplice e sfidante. I ragazzi ci hanno seguito. Testimonianza questa dell'impegno di AGENAS soprattutto in termini di prevenzione. E la nostra migliore prevenzione inizia con la conoscenza. Inizia a scuola". Così la dottoressa Lorena Martini responsabile del progetto e direttore UOC formazione ECM di AGENAS.
Il Professor Marcello Ceccaroni (ginecologo, Direttore di ginecologia e ostetricia all'IRCCS Ospedale Sacro Cuore di Negrar) ha aperto il suo intervento con un guizzo che ha sorpreso tutti: "Il ginecologo che deve operare l'endometriosi, rappresenta tutto quello che non dovrebbe esistere" e ha aggiunto "siamo a celebrare un evento che è unico nel panorama formativo. Gli insegnanti sono la prima frontiera che può rivelare i campanelli di allarme di questa patologia. Il ritardo diagnostico dell'endometriosi va dagli 8 ai 12 anni. E i primi quattro anni di questo ritardo sono, in un'altissima percentuale, divisi tra famiglia, scuola e amicizie. Ecco perché è fondamentale parlarne oggi".
La Dottoressa Marta Giuliani psicologa e psicoterapeuta, socia fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia, ha tracciato un quadro molto dettagliato: "La diagnosi è uno spartiacque, spesso accolta con sollievo" (ha riportato molte testimonianze di pazienti che hanno esclamato 'lo vedi che non me lo sono inventato quel dolore?') e ha continuato: "poi, ovviamente, arriva il momento di integrare la malattia nella propria vita. E qui entra pesantemente il rapporto con il medico: scegliete il medico giusto, quello che ha esperienza con l'endometriosi".
A integrare il dibattito con una fotografia vivida di una vita sconvolta dall'endometriosi, è stato l'intervento di Chiara Catalano, affetta dalla malattia e volontaria APE: "questa patologia non ti chiede il permesso e fa quello che vuole. Ma non permettergli di farle cambiare la vostra vita".
A moderare i vari interventi, la vivacità di Annalisa Frassineti, presidente APE e affetta da endometriosi che ha sintetizzato, in chiusura, "voi siete responsabili per tutta la vita della vostra salute".
"I 400 ragazzi in platea- si legge ancora nella nota- sono poi stati coinvolti nell'ideazione del titolo dell'evento e nella condivisione del post creato appositamente per l'evento sul profilo Instagram di AGENAS, quello scelto è stato 'Un'endometriosi per amica. Impariamo ad ascoltarla'".
"Un'impostazione fuori dalle logiche istituzionali- spiega Agenas- e anche da quelle scolastiche vista l'adesione del 100% dei ragazzi all'attivazione dei cellulari durante la manifestazione- scelta da AGENAS, perché quando si parla di salute a persone in età evolutiva, non è possibile rispettare il perimetro della classe, ma occorre coinvolgere l'intera scuola e, dove è possibile, il territorio e la comunità. Tutti inclusi".
"AGENAS- aggiunge il comunicato- dal 2021 è impegnata nell'organizzazione di iniziative ed eventi di diffusione, valorizzazione e visibilità della ricerca scientifica, della formazione e della divulgazione sulla endometriosi. Il progetto "Percorsi formativi e informativi per la diagnosi e il trattamento dell'endometriosi" punta a fare della sensibilizzazione delle ragazze e dei ragazzi, il primo passo verso l'adozione di strategie di prevenzione più efficaci promuovendo, al contempo, l'adozione di corretti stili di vita".
"APE ODV - associazione progetto endometriosi. Nel rispetto di una prospettiva partecipativa di attuazione del progetto nazionale, il ruolo di APE si inserisce come stimolo qualificato, garantendo un portato ultradecennale di esperienza e di visibilità nel campo della prevenzione e del coinvolgimento sul tema dell'endometriosi", conclude Agenas.
(Red)